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Lunghe attese

Gli uffici della Motorizzazione? Sono ancora in «lockdown»

Gli uffici della Motorizzazione? Sono ancora in «lockdown»

di Luca Molinari

01 Dicembre 2024, 03:01

Gli uffici della Motorizzazione civile di Parma sono ancora in «lockdown».

Chiunque debba accedere agli uffici di via Chiavari non può farlo sfruttando l'ampia sala d'aspetto interna, ma è costretto ad attendere fuori il proprio turno. Che piova, nevichi o splenda il sole chi si reca alla Motorizzazione non può entrare liberamente, ma deve aspettare che esca la guardia giurata dagli uffici per consegnargli un numerino e attendere fuori la chiamata.

Forti disagi per l'utenza
È innegabile che a distanza di oltre quattro anni dallo scoppio della pandemia ci si ammali ancora di covid, ma le sale d'aspetto sono tornare ad essere agibili in tutti gli uffici pubblici e privati, ormai da alcuni anni.

Per rendersi conto del disagio basta recarsi una delle due mattine a settimana in cui gli uffici sono aperti al pubblico per sole tre ore (il martedì e il giovedì dalle 9 alle 12).

Sito bloccato dagli hacker
Nei mesi scorsi l'accesso era solo su appuntamento, da fissare online, ma fino a ieri, venerdì 30 novembre, era possibile accedere liberamente perché il sito in cui prenotarsi era stato oggetto di un attacco hacker.

Da domani invece, come si legge in un avviso appeso davanti alle porte d'ingresso della Motorizzazione, per prenotarsi bisogna accedere al sito www.dgtne.it/uffici-motorizzazione-civile/emilia-romagna/ufficio-motorizzazione-civile-parma. «Le richieste acquisite tramite questo portale - viene spiegato nell'avviso apposto su un vetro - danno priorità all'accesso ai nostri servizi. Gli utenti senza prenotazione dovranno attendere l'esaurirsi delle richieste del giorno, l'ultimo accesso è entro le ore 11.50».

In coda al freddo
E proprio gli utenti, soprattutto quelli in attesa al freddo per poter accedere agli sportelli, non nascondono la propria rabbia e malcontento. «C'è uno spazio interno con tanto di sedie - sottolinea Sergio Boni - mi chiedo per quale motivo si faccia sostare le persone, compresi gli anziani, all'esterno. Il lockdown è finito da tempo e tutti gli uffici sono liberamente accessibili».

«Fortino inaccessibile»
Per tanti non è concepibile che si debba fare i conti con un fortino inaccessibile. «Gli uffici sono aperti due giorni a settimana, il martedì e il giovedì, dalle 9 alle 12 - precisa lo stesso Boni - ma quando c'è tanta gente in attesa, può succedere che persone rimaste in attesa per ore non possano accedere agli uffici perché altrimenti si andrebbe a sforare il limite delle 11.50».

«Inconcepibile»
Quindi il rischio è quello di mettersi in coda, aspettare il proprio turno e vedersi rimbalzati perché si avvicina troppo l'orario di chiusura. «Viaggio all'estero e mi accade di dovermi rivolgere a uffici ministeriali esteri - confessa ancora Boni - ma mai in vita mia mi era accaduto qualcosa del genere. Comunque, dato che dovrò tornare ancora in Motorizzazione, per non sbagliare andrò per le 8.15, così da essere sicuro di non perdere una mattinata inutilmente».

Troppa burocrazia
A indignare sono anche i tempi di attesa e l'asfissiante burocrazia con cui bisogna fare i conti per espletare le pratiche.

Se si chiamano telefonicamente gli uffici della Motorizzazione civile di Parma parte una voce registrata che spiega come prenotarsi online ma, di fatto, è impossibile poter parlare con una persona fisica e quindi evitarsi un giro in via Chiavari anche solo per raccogliere una serie di informazioni utili per sbrigare la propria pratica. Non solo. Chi non si reca agli uffici non riesce a comprendere per quale motivo, ormai da qualche mese a questa parte, è impossibile prenotare un appuntamento online. «Ho provato a prenotarmi online - conferma una delle persone in attesa - ma inutilmente. Solo venendo qui ho saputo che il sito era stato hackerato».

Ieri computer ko
Proprio ieri infine, i partecipanti all'esame scritto per la patente, hanno aspettato inutilmente dalle 8 alle 10 per poi sentirsi dire di tornare un altro giorno perché i computer da utilizzare per svolgere la prova erano ko.

Luca Molinari

© Riproduzione riservata

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