Intervista
«Sono nata e cresciuta a Parma. Ho vissuto tanti bei momenti qui con la mia famiglia. Ho deciso di andare a vivere a Milano per respirare aria nuova e seguire un percorso universitario che la mia città non avrebbe permesso. Ho studiato lingue al liceo scientifico Marconi. Il mio desiderio era quello di imparare il giapponese. Sono sempre stata attratta da quella cultura». Ragazza decisa, Alice Cupri, giovane attrice parmigiana che sta riscuotendo successo nel mondo del cinema. Talvolta come semplice figurante, altre come figurante speciale.
La realtà è che Alice, classe 2002, sta lavorando con artisti e registi di primissimo livello, accumulando esperienze che danno prestigio a un curriculum già ricco: «In realtà nasco ballerina ma la danza è sempre stata un hobby. Per le qualità che ho mostrato, tante persone mi hanno spronato a continuare il percorso. Ma la mia visione era diversa. Con la recitazione, invece…».
Invece?
«Ho desiderato sin dall’inizio trasformarla in qualcosa di reale e professionale. Le opportunità che ho avuto fino a questo momento, sono nate da richieste personali. Non mi sono mai affidata ad agenzie. Anche per questo motivo devo ringraziare i miei genitori che mi hanno donato il coraggio di rischiare».
Le prime occasioni avute?
«La prima candidatura che ho inviato è legata al film “Ferrari” ed è stata un successo. È stato un onore essere diretta da Michael Mann. Io ho partecipato alla scena all’opera. Si può solo immaginare il piacere di essere a teatro con Adam Driver e Shailene Woodley».
In futuro la vedremo su Netflix con «Il capo perfetto».
«Stiamo girando proprio in questo periodo. Le riprese dovrebbero finire a marzo. Per ora ho visto Luca Zingaretti solo tra un camper e un camerino. Non ho recitato con lui. Ma spero mi richiamino per altre scene nei prossimi mesi».
«Estranei», per la regia di Cosimo Alemà, andrà invece in onda su Rai 2.
«Esperienza curiosa per come è iniziata. Stavo andando al provino e ho fatto un piccolo incidente stradale con un altro ragazzo che, come me, doveva presentarsi al colloquio con Cosimo. Abbiamo deciso di rimandare la constatazione amichevole perché eravamo entrambi in ritardo... Il mio ruolo qui è archivista di una biblioteca. E le scene sono state girate proprio a Parma, nel complesso della Pilotta. Per me è stata una doppia soddisfazione perché ho recitato al fianco di attori bravi e giovani come Elena Radonicich e Kel Giordano, nella mia città».
«Amica geniale 4»: che esperienza è stata?
«Emozionante. Ho avuto il piacere di girare la scena iniziale della prima puntata. Quella in cui Elena Greco sogna il mio personaggio che è protagonista di un libro e flirta con Nino Sarratore. Eravamo in scena solo io, Alba Rohrwacher e Francesco Serpico. Tutto molto intimo».
Com’è Alba Rohrwacher di persona?
«Diverse persone me l’avevano descritta come una persona riservata e molto professionale. Condivido questa seconda caratteristica ma, nel mio caso, è stata estremamente cordiale e disponibile. Condividevamo lo stesso camerino ed è stata lei a presentarsi, a darmi consigli e a farmi sentire a mio agio».
In «Parthenope» è stata guidata da Paolo Sorrentino.
«Esperienza incredibile. Ho girato la scena del miracolo di San Gennaro. Vedere quel grande regista all’opera, spiegarmi ciò che doveva essere fatto, è stato fantastico. Sul momento ho vissuto tutto con naturalezza. Ripensandoci ora, però, si è trattato di qualcosa di straordinario».
Quali sono le tue ambizioni?
«Sono felice per le esperienze che sto vivendo ma non devo essere soddisfatta. Voglio lavorare per continuare a migliorare, imparando a non dipendere dalle decisioni degli altri ma scegliendo ogni giorno me stessa. Riceverò alcuni “no” ma faranno parte del percorso. Quelli non mi hanno mai spaventata».
Pietro Razzini
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