Parma Calcio
«Non è il momento di rammaricarsi. Bisogna analizzare la partita, capire gli errori commessi e ripartire. Perché all’orizzonte c’è un’insolita sfida salvezza contro la Roma. La classifica, oggi, dice questo». Luigi Apolloni, ex difensore del Parma, è cresciuto nella capitale e ha vestito la maglia del Verona. Chi meglio di lui può parlare della situazione della squadra crociata, dopo la sconfitta contro i veneti e prima del match contro la formazione giallorossa? «Ho vissuto a Verona due anni straordinari. Roma mi ricorda il periodo in cui ero un ragazzino e andavo in curva sud. Nonostante tutto, spero che i ragazzi di Pecchia riescano a migliorare la loro classifica già nel prossimo weekend perché il mio legame con Parma è molto più forte dell’esperienza calcistica in Veneto e del mio passato».
Cosa non ha funzionato domenica scorsa?
«Il Verona non ha permesso al Parma di sfruttare al meglio il campo aperto. I calciatori crociati sono letali in quelle situazioni. Già contro il Genoa e l’Udinese si era notato che chiudere gli spazi a giocatori come Man, Mihaila, Cancellieri e Almqvist poteva essere una mossa vincente. Purtroppo così è stato anche in questa occasione».
Come uscire da questa situazione?
«Sono convinto che il gioco debba essere il vero leader della squadra gialloblù. L’allenatore ha idee chiare e un’impostazione tattica che sta sviluppando da diverso tempo. I calciatori devono seguire le sue indicazioni, mixare razionalità, compattezza e cattiveria agonistica. Solo così è possibile superare i momenti di difficoltà».
Tante squadre vicine al Parma hanno mosso la loro graduatoria in questo turno.
«Il Venezia ha ottenuto un pareggio meritato a Torino. Il Como ha vinto. Il Lecce ha conquistato uno scontro diretto con il Monza. Tutte le realtà che lottano per non retrocedere stanno facendo punti in questo momento. Spero che i crociati riescano a trarre il massimo vantaggio dalla situazione attuale della Roma che non è abituata a vivere il clima della bassa classifica».
L’approccio settimanale sarà decisivo?
«I veneti sono stati in grado di compattare lo spogliatoio per affrontare la partita del Tardini. Mister Zanetti ha fatto scelte controcorrente. La squadra è stata attenta in difesa e ha sfruttato al meglio le occasioni che il Parma le ha lasciato. Dobbiamo prendere esempio da questo tipo di atteggiamento».
A proposito della difesa…
«Purtroppo sono evidenti le difficoltà che sta attraversando. Forse potrebbe essere utile un po’ di esperienza in più che guidi la squadra in campo. Nel mio Parma, c’erano calciatori come Cuoghi e Grun: atleti di personalità e di alto livello tecnico. Certo, la politica della società è chiara: ora è proprio lei a dover trasmettere quella tranquillità necessaria per lavorare al meglio».
Tante squadre, quest’anno, sono state corsare al Tardini
«Sono stati ceduti troppi punti alle squadre della parte bassa della classifica. Però si conosce la mentalità offensiva di Fabio Pecchia. Certo, in serie A ogni errore si paga a caro prezzo. È quella la grande differenza rispetto al campionato cadetto. Io però resto fiducioso perché abbiamo un tecnico preparato e una squadra con ampi margini di crescita».
Pietro Razzini
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