Il presidente della prima promozione in A
Operazione 1.000 soci: completata. Parma partecipazioni calcistiche, compagine che rappresenta l'azionariato diffuso, si appresta ad entrare nel suo decimo anno di vita (ricorrenza in programma il prossimo 29 giugno) con lo scalpo di un traguardo inimmaginabile nel 2015, quando tutto ebbe inizio.
E come nella più bella delle favole natalizie, definizione questa che porta la firma dell'attuale presidente di Parma partecipazioni calcistiche Paolo Piva, il nome del socio numero 1.000 è di quelli che rappresentano un pezzo di storia del club crociato: Fulvio Ceresini, il presidente della prima storica promozione in serie A. «Con l'amico Sandro Squeri abbiamo sempre parlato di un mio ingresso nella compagine di Ppc» ha rivelato un emozionatissimo Ceresini. «Ma io gli ripetevo sempre che dopo aver ricoperto, all'interno del Parma Calcio, le cariche di presidente, vice presidente, socio e consigliere di amministrazione, sarebbe stato giusto adesso godermi un po' di riposo (ride, ndr). Poi, un giorno, gliela buttai lì: dai, Sandro, quando arriverete a quota 1.000 tessere, sottoscriverò anch'io la mia...».
Promessa mantenuta. Perché la lunga storia d'amore tra la famiglia Ceresini e il Parma Calcio doveva avere un seguito. Fulvio si commuove ricordando «amici carissimi come Giorgio Orlandini, Ermes Foglia, Corrado Cavazzini, veri tifosi del Parma che hanno avuto un ruolo fondamentale nella nascita e nello sviluppo dell'azionariato diffuso nella nostra città. A Giorgio Orlandini – ha aggiunto – sono poi legato in quanto lui stesso fu il fautore dell'ingresso della nostra famiglia nel Parma Calcio. Fu lui a mettere in piedi una trattativa che sembrava quasi folle».
Sembrano così lontani, quei giorni del 2015: 140 soci a battezzare Ppc, nel momento più difficile della storia del Parma Calcio. Quando, dopo il fallimento, la risalita sembrava impossibile. Una «grande famiglia» la definiscono tutti quelli che si sono ritrovati ieri sera allo stadio Tardini per il tradizionale brindisi che precede il Natale e la visita guidata riservata ai soci - col vice presidente Franco Bardiani impeccabile «Cicerone» - tra gli spogliatoi, il campo e il Museo Ernesto Ceresini.
«Quello dei 1.000 soci vogliamo considerarlo un obiettivo intermedio, in un'ottica di crescita continua» guarda già oltre il presidente Piva. Che, accanto all'amministratore delegato Maurizio Braghiroli, rivolgendosi ai soci ha aggiunto: «Insieme abbiamo condiviso insieme un percorso straordinario: raggiunto l'obiettivo avremmo potuto anche definire conclusa la nostra operazione. Invece siamo andati avanti, costruendo una nostra identità e rimanendo sempre operativi, al fianco di Nuovo Inizio prima e del Gruppo Krause oggi. Questo percorso – ha detto ancora Piva – deve renderci orgogliosi, come lo siamo stati in tribuna ad Arzignano, nel giorno dell'esordio in serie D».
Una favola, appunto. Destinata a continuare.
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