Tragedia
Bardi Un grave lutto ha colpito la comunità della Val Noveglia e Bardi intera. Nella tarda serata di domenica Renzo Villani, un agricoltore di 61 anni, è morto a causa della violenta aggressione da parte di un toro della sua stalla.
Sentendo dei rumori provenire dal basso, Villani si era recato sotto casa: probabilmente l’animale si era slegato e l’allevatore voleva controllare la situazione.
La madre novantenne, vedendo che il figlio tardava a rientrare, ha chiesto aiuto ai vicini, ma quando sono riusciti a entrare nella stalla la tragedia si era già compiuta. Renzo Villani è spirato poco dopo.
I carabinieri della stazione di Bardi sono accorsi a Comune Soprano e nella notte la salma è stata trasportata all’Ospedale di Parma per l’autopsia.
Ieri mattina la dolorosa notizia si è propagata di casa in casa, di frazione in frazione. Molti valligiani erano increduli e speravano che non fosse vera.
Renzo, classe 1963, era il secondogenito di Maria e Giuseppe Villani; prima di lui, nel 1960, era nato Fernando, e nel 1973 Annamaria. La serenità della famiglia era stata offuscata dalla morte improvvisa di Giuseppe, che era commerciante di bestiame. I due maschi erano adolescenti, la bambina ancora più piccola.
Renzo aveva proseguito l’attività paterna come allevatore e coltivatore e aveva sviluppato una grande passione per gli animali, forse ereditata dal padre.
Nonostante il grave lutto, non aveva perso il sorriso. Ha sempre vissuto con la madre, con la quale aveva un rapporto filiale profondo. La nascita delle nipoti Gloria, figlia della sorella, e Angelica, figlia del fratello, era stata finalmente una gioia.
Si vedevano spesso insieme in macchina, sul trattore e al mercato a Bardi il giovedì con Angelica.
Racconta commosso il veterinario di Bardi, Luigi Boccacci: «Quando mi hanno telefonato stamattina alle 7.30 ho avuto il presagio che Renzo si fosse fatto male, perché quando gli succedeva qualcosa sua mamma mi chiamava sempre. La voce diceva: “Ti devo dare una brutta notizia, è morto Renzo” e allora sono andato su. Eravamo in classe insieme, era una gran brava persona. Per me scompare uno dei miei più grandi amici, più che un fratello. Era un uomo di grande umanità, mite, religioso, il più grande intenditore di bestiame che c’era nella vallata, un grande appassionato di cavalli. Era sempre disponibile, chi aveva bisogno di trasporti o di un altro aiuto si rivolgeva a lui».
Franca Rossi abita nella frazione più vicina, La Pezza. Racconta: «Non doveva succedere. A volte non ti spieghi certe cose. Conosciamo i Villani da una vita, è sempre stata una famiglia generosa che si è sempre prodigata verso tutti. Vedevamo passare spesso Renzo sul trattore mentre andava a coltivare i campi, ci salutava con la mano. Non l’ho mai sentito parlare male di nessuno. Scherzava sempre ed era positivo anche se aveva i suoi problemi. Lui e sua madre si sono sempre occupati della chiesa. Quando moriva qualcuno era Renzo che suonava le campane. Se volevi un’informazione la chiedevi a lui. Ed era capace di interagire con tutti: gli anziani, gli adulti, i giovani e i bambini. Era affezionatissimo alle sue nipoti».
«Qui c’è una tristezza enorme – dice, da Noveglia, Gino Spagna –. Renzo sarà andato mille volte ad accudire quel toro. La sua passione per gli animali è stata la sua morte. Era una persona in pace con tutti. Non ha mai figurato male con nessuno, una gran persona».
Il conterraneo Piero Battaglia ricorda Villani come «un uomo riservato, amante degli animali e molto generoso», Luciano Zazzera come «un galantuomo e una persona intelligente».
«Non volevo crederci – dice Gabriella Speroni, di Casa Bagaglia, operatrice alla Bucaneve –. Con Renzo condividevo la passione per i cavalli bardigiani. Aveva molta confidenza con gli animali, un feeling particolare. Era una persona libera, ha fatto molto per la parrocchia. Domenica mattina ci siamo incontrati a messa, abbiamo scherzato insieme, era sorridente, diceva battute come sempre. In chiesa c’è un bellissimo presepe, frutto anche delle sue idee».
© Riproduzione riservata
Contenuto sponsorizzato da Bodytech Parma
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata