Parma Calcio
Due difensori, un centrocampista e un attaccante. Saranno almeno quattro i rinforzi nella finestra invernale di calciomercato (che apre oggi e durerà fino al 3 febbraio) per il Parma, che ha l'obbligo di potenziare la rosa indebolita dagli infortuni di Bernabé, Charpentier, Circati, Osorio e Kowalski.
Il nome più caldo nel reparto arretrato è quello di Alessandro Vogliacco del Genoa, sperando possa fare meglio del suo compagno di squadra Mattia Bani che compì lo stesso identico percorso all'inizio del 2021 in una sessione di riparazione, la prima dell'era Krause, non troppo fortunata: se si esclude Dennis Man, che, però, faticò in avvio a mostrare il proprio valore e giustificare l'oneroso investimento, gli altri colpi Pellè, Zirkzee, esploso nella “vicina” Bologna”, Conti e Zagaritis non lasciarono particolari tracce in una stagione da incubo chiusa con la retrocessione in serie B. Dove l'anno successivo, i vari Simy, Pandev, Cassata e Filippo Costa furono delle meteore tra le fila dei crociati, poi rimasti fuori dai play-off, che, però, pescarono dal Twente il terzino sinistro Oosterwolde, rivenduto per 7,5 milioni di euro ai turchi del Fenerbahce.
Ma, in passato, qualcuno arrivato in corso d'opera ha saputo fare la differenza, in alcuni casi cambiando il volto della squadra: l'esempio più eclatante è sicuramente Giuseppe Rossi, (ri)preso in prestito dal Manchester United nel gennaio 2007 e capace di segnare ben nove gol (il primo già all'esordio contro il Torino) in diciannove presenze rivelandosi decisivo nella miracolosa salvezza sotto la guida di Ranieri. In epoca recente, rimanendo in serie A, si ricordano gli innesti dei centrocampisti Juraj Kucka nel 2019, diciassette sigilli in 72 partite, e quello, meno impattante, di Jasmin Kurtic dodici mesi più tardi, entrambi ad opera dell'allora ds Faggiano che nel gennaio 2017, ai tempi della C, attuò una vera e propria rivoluzione con i sette acquisti di Di Cesare, Edera, Frattali, Iacoponi, Munari, Scaglia e Scozzarella, i quali contribuirono, in maniera differente, alla promozione tra i cadetti. Il romantico ritorno di Hernan Crespo scaldò il cuore dei tifosi nel 2010 e quattro anni dopo il connazionale Schelotto, assieme a Molinaro, recitò un ruolo importante nella corsa alla qualificazione in Europa League, in seguito cancellata dai noti problemi societari.
E, quando il mercato era anticipato a novembre, tra le mosse più azzeccate rientrano gli ingaggi di Nestor Sensini, nel 1993 in sostituzione dell'infortunato Grun, e Mario Stanic, che nel 1996 a San Siro salvò la panchina ad Ancelotti.
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