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Appennino Est

7 pulmini elettrici per 7 comuni di montagna

7 pulmini elettrici per 7 comuni di montagna

di Maria Chiara Pezzani

13 Gennaio 2025, 03:01

Appennino Est Sono in arrivo sette nuovi pulmini elettrici (da 9 posti) per i sette comuni dell’Unione montana Appennino Parma Est, grazie ai quali si potranno garantire trasporti collettivi, soprattutto per giovani ed anziani. Un progetto innovativo della Provincia di Parma - ce ne sono solo 9 in tutt’Europa simili - che ha permesso di intercettare un finanziamento ex Pnrr di 927.000 euro nella linea di intervento «Potenziamento dei servizi e delle infrastrutture sociali di comunità».

Partendo dalle analisi del nuovo strumento urbanistico generale, sono state individuate alcune aree dei territori comunali caratterizzate dalla domanda specifica di accessibilità a diversi poli di interesse dei target più fragili. Per individuare le esigenze e gli elementi per la progettazione esecutiva, come i flussi e gli orari prevalenti, nei mesi scorsi era stato realizzato un questionario per indagare la domanda di mobilità. Le due fasce d’età al centro dell’analisi sono state soprattutto quella compresa tra i 15 e i 20 anni, in particolare per i servizi di trasporto verso centri sportivi e poli di aggregazione, e tra i 65 e gli 85 anni, per i collegamenti con le case di cura e della salute, i servizi sanitari, i centri sociali e culturali. In totale un potenziale di circa 8mila persone.

«Si tratta di una forma di trasporto flessibile e sostenibile, visto anche l’utilizzo di mezzi elettrici, complementare e non sostitutiva del classico trasporto pubblico locale - commenta Alessandro Fadda, presidente della Provincia -. Anzi si affianca a quest’ultimo in quelle zone in cui le classiche forme del trasporto pubblico locale risulterebbero troppo onerose. È un servizio - diverso da un taxi sociale - che, puntando sul valore aggiunto della collaborazione con le associazioni di volontariato, intende fornire una risposta di mobilità per garantire determinati spostamenti ai giovani e agli anziani della Montagna Est, ma in futuro replicabile anche in altre zone della Provincia come la Montagna Ovest o la Bassa». «In un contesto in cui le comunità montane affrontano sfide crescenti legate all’accessibilità, questo progetto rappresenta un modello virtuoso e, speriamo, replicabile in futuro - aggiunge Alicia Maria Carrillo Heredero, consigliera delegata a Partecipate, Trasporto pubblico locale e Progetti speciali -. È significativo il coinvolgimento della comunità e delle associazioni locali per una mobilità inclusiva e rispettosa dell’ambiente. Questa iniziativa non solo migliorerà la qualità della vita dei residenti, ma potrà favorire la coesione sociale e promuovere la vitalità dei territori montani, spesso a rischio di isolamento. L’introduzione di questi pulmini offre una soluzione flessibile che integra il trasporto tradizionalmente presente per favorire l’aggregazione giovanile e l’assistenza alle persone che desiderano adottare una soluzione anche più sostenibile per i propri spostamenti».

L’avvio del progetto ha visto la collaborazione dei Comuni dell’Unione e di vari stakeholders, a partire dalle associazioni del territorio. I partner sono la società di consulenti T-Bridge per la progettazione del servizio; Aicod per la comunicazione e la predisposizione della piattaforma; la ditta Lombatti per la fornitura dei mezzi e Iec Srl per le colonnine di ricarica. La Provincia ha provveduto tramite gara ad aggiudicare la fornitura dei mezzi elettrici, in arrivo ai comuni in primavera, mentre sono in corso le attività propedeutiche alla fornitura e posa delle stazioni di ricarica dei mezzi e la definizione del pacchetto (sito ed app) che consentirà di gestire le prenotazioni con la definizione dei percorsi. Per giugno 2025 è prevista l’avvio della fase di sperimentazione e monitoraggio.

Maria Chiara Pezzani

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