×
×
☰ MENU

LUTTO

Ozzano piange Paolo Piva, «un signore d'altri tempi»

Ozzano piange Paolo Piva, «un signore d'altri tempi»

di Gian Carlo Zanacca

20 Gennaio 2025, 03:01

Allegro, simpatico, estroverso: se ne è andato Paolo Piva, 73 anni, in pensione da poco. Una vita, la sua, dedicata al lavoro e alla famiglia. È riuscito a festeggiare proprio con i suoi cari il 73° compleanno, il 14 gennaio, attorniato dall’affetto della moglie Wilma, del figlio Filippo con Eugenia e dei nipoti Vanessa e Tommaso, a cui era molto legato. Ha lasciato un segno indelebile nella comunità di Ozzano Taro, dove era molto conosciuto ed apprezzato, sia dal punto di vista professionale che umano.

Sono state tante le testimonianze di affetto da parte della sua comunità. Piva, dopo essersi diplomato in ragioneria negli anni Sessanta, fondò uno studio di consulenza fiscale e contabilità nella frazione. Dopo qualche anno, trasferì la propria attività a Collecchio, per proseguirla fino al pensionamento. Era molto conosciuto a Ozzano, Collecchio, ma anche a Casaselvatica, il paese originario della moglie Wilma, con cui si era sposato nel 1978. «Paolo era una persona brillante – lo ricordano gli amici di sempre – ammirato e stimato, un uomo garbato ed elegante nei modi. Una brava persona, piena di interessi, con una fitta rete di amicizie. Solare e positivo, ci mancherà». Un signore per molti, «una persona ricca di umanità – lo ricorda Giuliana Savi – dall’educazione impeccabile, con un sorriso che ti abbracciava e un cuore grande». La professoressa ozzanese Giuliana Baldon è affranta: «Se ne va una persona gentile, disponibile, che ci mancherà. Sempre pronto alla battuta e a fare due chiacchiere, era un piacere conversare con lui. Un signore d’altri tempi». Amava la vita, la compagnia stare in mezzo alla gente: «Paolo aveva un carattere speciale – spiegano alcuni amici di Ozzano – non si arrabbiava mai, era affettuoso e dotato di un grande fair play. Ottimista, ha sempre visto il lato positivo delle cose e ha sempre trasmesso una grande gioia di vivere. Se ne va un professionista stimato, un uomo dalle grandi qualità umane e con una capacità unica di interagire con il prossimo».

Ha combattuto contro la malattia che lo ha colpito con grande determinazione e dignità. Positivo e ottimista, amava il calcio; da giovane aveva giocato nella squadra Rondine di Ozzano. Un’altra sua passione era il tennis. Memorabili per alcuni ozzanesi, poi, le feste di carnevale trascorse insieme: «Quante risate – ricordano –. Paolo è sempre stato parte della sua comunità anche per iniziative come questa». La moglie Wilma e i familiari lo hanno confortato e gli sono stati vicini fino all’ultimo. «Da lui ho tratto un grande insegnamento di vita – spiega il figlio Filippo – , è stato un esempio soprattutto in questo ultimo anno doloroso. Un grande padre e un nonno pieno di cure e attenzione per i propri nipoti, a cui era legato a doppio filo. I funerali sono in programma oggi alle 14.30, partendo dalla sala del commiato di Fornovo, in via Di Vittorio 17, per la chiesa di Ozzano Taro, indi al cimitero.

Gian Carlo Zanacca

© Riproduzione riservata

CRONACA DI PARMA

GUSTO

GOSSIP

ANIMALI