Addio a «Isa», l'anima di piazzale Picelli

Si sono tenuti ieri nella chiesa Santa Maria del Quartiere i funerali di Maria Aimi Asaro, conosciuta da tutti come «Isa», figura storica e amata dell’Oltretorrente.

La comunità si è riunita per dare l’ultimo saluto a una donna che con il suo impegno e il suo sorriso aveva saputo rendere speciale ogni giornata. Sì, perché Isa «era il cuore pulsante della chiesa di piazzale Picelli, dove ogni giorno, con dedizione e amore, apriva le porte, custodiva i tesori artistici e accoglieva i visitatori, offrendo loro non solo informazioni ma anche un sorriso caloroso», afferma la barista del bar Pulcinella Halla Margret.

«Era una persona straordinaria - prosegue - sempre pronta ad aiutare chiunque ne avesse bisogno. E’ grazie a lei, e naturalmente anche a tutti gli altri collegi volontari, se la chiesa ogni giorno era visitabile e ben curata». Non era solo una custode, ma una vera e propria colonna della comunità. Partecipava con entusiasmo alle funzioni della chiesa cattolica e collaborava attivamente anche con la comunità ortodossa, che da anni trova ospitalità nella chiesa ottagonale. Anche negli ultimi tempi, nonostante la salute precaria, Isa non rinunciava alla sua presenza, sfidando il freddo dell’inverno con la sua forza d’animo e la sua generosità. «Aveva da poco fatto novant’anni. In questo periodo di malattia padre Ciprian della comunità ortodossa l’ha assistita tantissimo negli ultimi giorni trascorsi in ospedale - aggiunge Margret - e lo ha fatto cercando di ricambiare l’affetto e la generosità dello spirito instancabile della nostra cara Isa. Era un esempio di dedizione e amore per il prossimo, e ora tutta la comunità di piazzale Picelli vuole stringersi in un caloroso abbraccio ai familiari e agli amici più stretti». Così, Maria Aimi Asaro lascia un vuoto incolmabile, ma anche un’eredità preziosa: il ricordo di una donna dal cuore nobile, una madre premurosa e un’amica sincera, capace di ispirare chiunque con la sua bontà.