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IL CASO

Via Sassari, la rabbia dei residenti: «Da un mese senza telefono fisso»

Via Sassari, la rabbia dei residenti: «Da un mese senza telefono fisso»

di Luca Molinari

29 Gennaio 2025, 03:01

É trascorso quasi un mese dal crollo della palazzina all'angolo tra via Brennero e via Nuoro (avvenuto il 3 gennaio), ma diversi abitanti della zona sono ancora senza il telefono fisso.

A denunciare il problema - che tocca anche altri residenti - è Ugo Ranzieri, un abitante di via Sassari, costretto a rinunciare alla fibra «perché nessuno interviene».

La missiva alla Procura

Ranzieri ha scritto una missiva indirizzata alla Procura per tentare di sbloccare la situazione. «Il crollo della palazzina - spiega - ha danneggiato la linea telefonica fissa di diverse utenze della zona limitrofa. Il problema però, almeno per ora, non può essere risolto perché, a detta di Telecom, essendo l'area sottoposta a sequestro giudiziario, i tecnici non possono in alcun modo intervenire».

«Nessun riscontro»

L'autore della lettera inviata alla «Gazzetta», precisa inoltre che «è stato interessato della questione anche l'Ufficio relazioni col pubblico (Urp) del Comune di Parma, senza però ricevere alcun riscontro».

La richiesta dei residenti è che venga trovata una soluzione al più presto, per non restare ancora a lungo senza linea telefonica fissa.

«Bollette da pagare»

«Pur dovendo fare i conti con questo lungo disservizio - spiega lo stesso Ugo Ranzieri - stiamo continuando a pagare regolarmente le bollette. Ci è stato assicurato che successivamente saranno previsti dei rimborsi, però al momento non si sta muovendo nulla e noi dobbiamo comunque pagare».

Più giga sul telefonino

Per non rimanere senza connessione, in tanti hanno aumentato i “giga” a disposizione sul proprio telefono cellulare, utilizzandolo a casa anche come router. «Questa soluzione ci permette di non rimanere senza connessione internet a casa - osserva infine Ranzieri -ma ha ovviamente un costo ulteriore di cui dobbiamo farci carico noi, senza alcun tipo di sostegno o scontistica. Oltre al danno quindi, c'è anche la beffa».

Luca Molinari

© Riproduzione riservata

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