LA TRAGEDIA DI CASTELGUELFO
Uno schianto nel silenzio. Attutito dal buio e dalla nebbia. Stava decollando dalla tenuta di Castelguelfo, poco dopo le 19, l'Agusta Westland AW109 di Lorenzo Rovagnati. E poi la caduta in verticale, a 400-500 metri dall'elisuperficie all'interno dell'area. Tutti morti sul colpo, almeno secondo i primi accertamenti, l'imprenditore a capo del colosso dei salumi, ritrovato all'interno del velivolo, il comandante Flavio Massa e il pilota Leonardo Italiani. L'elicottero si è in parte adagiato su un lato, il che potrebbe far pensare a un urto in fase di decollo, che poi avrebbe fatto «rigirare» su un fianco il velivolo. Una mera ipotesi, naturalmente, ma la posizione in cui è stato trovato l'elicottero potrebbe suggerire questa prospettiva, anche perché nell'area ci sono tralicci dell'alta tensione e alberi.
Troppo presto, tuttavia, per potersi orientare verso ricostruzioni attendibili. C'è un'indagine aperta dall'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv). Ma soprattutto c'è l'inchiesta della procura, coordinata dal pm Andrea Bianchi, e portata avanti dai carabinieri, con il supporto dei vigili del fuoco. L'elicottero e l'area dell'incidente sono stati sequestrati, così come la documentazione informatica relativa al volo. Già ieri mattina sono arrivati i tecnici dell'Ansv per il primo sopralluogo, che hanno analizzato i resti dell'Agusta. Nessuna verifica, invece, sulla scatola nera visto che l'elicottero non ne era dotato, semplicemente perché la normativa non ne prevede obbligatoriamente l’installazione a bordo di questo tipo di aeromobili. Sempre in mattinata, anche il pubblico ministero è rimasto nella zona dell'impatto per un paio d'ore.
Ma sia l'altra sera, poco dopo lo schianto, che ieri mattina sono intervenuti i carabinieri del Ris. Tute bianche non alla ricerca di impronte o tracce di Dna, ma impegnate a ricostruire gli scenari della tragedia. Oltre ad avere scattato innumerevoli fotografie che possano far venire alla luce anche i dettagli più nascosti (e a volte determinanti), il Ris ha anche sequestrato i telefonini dell'imprenditore e dei piloti. Potrebbero infatti rivelarsi fondamentali eventuali chat o messaggi partiti poco prima della partenza o addirittura negli istanti del decollo.
Almeno una volta alla settimana Rovagnati era solito venire da Biassono alla tenuta di Castelguelfo, ma perché decidere di decollare, ieri sera, nonostante quella fitta nebbia? E' chiaro che chi ha preso la decisione di mettersi in volo si sentiva certo di poter affrontare manovre e viaggio in sicurezza. Proprio analizzando le conversazioni si potrebbero avere risposte su eventuali dubbi di qualcuno. E le scelte successive.
Ma l'errore resta solo una delle ipotesi. Come in tutti i disastri, saranno perizie e consulenze tecniche a verificare se invece è stato un guasto a far precipitare l'Agusta, magari dovuto a un problema di manutenzione. E al momento, inoltre, non è possibile escludere un malore del pilota. L'unico mistero che potrebbe dissolversi in tempi più brevi, perché i corpi saranno sottoposti a autopsia. Oltre che agli esami tossicologici.
Le prime risposte su quel decollo nell'oscurità. Fotogrammi tragici in pochi istanti.
Georgia Azzali
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