Oggi la direttissima
«Ma che gente c'è in giro?»: la domanda si ripete, dopo quello che è accaduto sabato in via D'Azeglio.
Due agenti della polizia municipale che hanno rischiato la vita per una multa in divieto di sosta e quelle due pistole puntate all'uomo che pur di fuggire sembrava pronto a tutto. Un pregiudicato con l'auto di grossa cilindrata: 38 anni, albanese e residente a Parma. Alle spalle già una storia giudiziaria con diversi precedenti. Lui che con la sua Bmw ha cercato di scappare dal controllo e ha travolto uno dei due agenti, che stavano facendogli la sanzione per aver parcheggiato sul marciapiede dell'Ospedale Vecchio. Solo per aver fatto il loro dovere, i due vigili sono finiti al pronto soccorso, per le ferite riportate nella violenta colluttazione. Agli arresti, l'uomo è rinchiuso nelle camere di sicurezza della Questura, piantonato dal personale della polizia locale: è in attesa della direttissima di questa mattina. I reati contestati? Resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate.
«Quell'uomo frequenta l'Oltretorrente»
Pare che il 38enne albanese frequenti spesso la zona: «Siamo rimasti tutti senza parole - spiegano alcuni residenti -: sono stati minuti di pura follia. Quell'uomo lo conosciamo, è abituato a frequentare la nostra zona. Anzi, forse prima abitava pure in quartiere. Sembrava un tipo tranquillo: nessuno poteva immaginare una cosa del genere. Una reazione fuori controllo, solo perché giustamente i vigili gli volevano fare la multa. Siamo tutti scioccati».
Ma la fuga non è riuscita, grazie anche a Fabrizio Bernazzoli, l'autista della Tep, che ha sterzato il bus 7 per chiudere la strada a quell'auto «impazzita» con il vigile aggrappato sul cofano: «Quando abbiamo scoperto chi era l'autista del bus è stato per tutti noi un motivo di orgoglio - confessa il sindaco di Roccabianca Alessandro Gattara -. Bernazzoli è un nostro concittadino, così l'ho chiamato subito per congratularmi con lui e per invitarlo in municipio: nei prossimi giorni gli consegneremo un riconoscimento per il suo bel gesto, che ha determinato il buon esito della vicenda».
Riva Cambrino: «Colleghi sicuri e preparati»
Anche il comandante della polizia locale Roberto Riva Cambrino è soddisfatto: «Sono contento che nessuno si sia fatto male: il violento episodio poteva avere conseguenze ben peggiori. Ma grazie alla formazione dei colleghi, sicuri delle loro azioni, e alla prontezza dell'autista del bus, la tragedia è stata evitata. È la dimostrazione che fare squadra fa bene alla città».
I sindacati: «Più tutele per gli agenti»
Il Sulpl, sindacato unitario lavoratori polizia locale, ha fatto sapere: «Esprimiamo piena solidarietà per i fatti accaduti in via D’Azeglio - spiegano Luca Falci e Nicolas Brigati -, dove due colleghi hanno rischiato la loro incolumità. Ancora una volta emerge il grave problema di sicurezza che affligge la città. Vogliamo manifestare la nostra totale vicinanza ai colleghi coinvolti e richiamare tutte le istituzioni al loro dovere. Non possiamo più attendere la necessaria Riforma della polizia locale; ribadiamo con forza che è essenziale dotare gli operatori degli adeguati strumenti di autotutela e garantire una formazione adeguata, poiché questi episodi aumentano di giorno in giorno. Un grazie particolare va all’autista dell’autobus». Profonda preoccupazione e solidarietà da parte della Uil Fpl: «Questo episodio inquietante non solo evidenzia la crescente tensione sociale, ma solleva anche interrogativi cruciali sulla sicurezza e la protezione degli operatori di polizia - sottolinea il segretario generale Ambra Biagio -. Condanniamo con fermezza ogni forma di violenza nei confronti delle forze dell'ordine, che quotidianamente si dedicano a un lavoro difficile e rischioso per garantire la sicurezza e il benessere dei cittadini. Rivolgiamo un appello urgente alle istituzioni competenti affinché adottino misure concrete per tutelare gli agenti».
Mara Varoli
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