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Scuole in montagna

I diplomati: «Le professionali ti aprono le porte del lavoro»

I diplomati: «Le professionali ti aprono le porte del lavoro»

di Monica Rossi

12 Febbraio 2025, 10:00

Bedonia «L’enogastronomico ti dà la chiave per aprire la porta. Poi, però, è sul campo che ti fai le ossa, apprendendo i trucchi del mestiere dai professionisti, senza però mai rinunciare a nuove occasioni. Anzi, io sto lavorando anche per potermi presto iscrivere a dei corsi di specializzazione». Così, Sebastiano Masala, diplomato allo Zappa-Fermi di Bedonia. Classe 2004, nipote e figlio d’arte (i suoi nonni e suo padre erano gli storici titolari del bar-edicola Masala nella centralissima via Garibaldi, passato oggi ad altra gestione), Sebastiano lavora da quando ne ha 16. Ha sempre voluto fare il barista, come testimoniano i suoi temi quando ancora era uno scolaro delle elementari. «Il diploma conseguito mi permette di lavorare sia in sala che in cucina: credo sia un valore aggiunto, perché non tutti hanno subito le idee chiare e magari il loro futuro lo scelgono strada facendo».

Dopo qualche anno di lavoro al bar Lucia di Bedonia, Masala ha avuto la possibilità di fare un’esperienza nuova e faticosamente formante: la stagione alla Baita Ciocomiti-Malga Vigo, a Piana delle Malghette (TN). «Sto imparando molto. L’arte messa da parte mi servirà quando potrò finalmente aprire un locale tutto mio». Al netto dei Sebastiano che questo lavoro lo hanno scelto, torna l’annoso problema di ogni stagione: anche nella nostra montagna il settore della ricezione fatica a trovare personale. È ad esempio di fine gennaio l’annuncio de «Il Moretto» di Bedonia, che cerca addetti per sala, cucina e pizzeria. «L’enogastronomico è centrale, nella nostra vallata, e come ristoratori abbiamo giudicato molto positivo che si potesse offrire ai ragazzi anche questo indirizzo – dichiara Giuseppe Oppici della trattoria di Montevaccà -, che credo possa essere un volano per promuovere le nostre eccellenze. Servirebbe però un più convinto coinvolgimento dei ristoratori locali per concordare gli stage per formare chi un domani lavorerà».

L’alternanza scuola-lavoro permette agli studenti di acquisire competenze e conoscere da vicino le aziende del territorio, importante per poter poi valutare obiettivamente l’offerta lavorativa post diploma. «Io ne ho fatti tre in tre diverse imprese della zona (Valtaro, ndr) – racconta Mirco Delucchi, bedoniese, classe 2004, diplomato al Mat dello Zappa-Fermi e oggi in Acmi come manutentore meccanico degli impianti di imbottigliamento -. Credo che lavorare quando ancora si va a scuola, permetta di capire l’evoluzione delle tecnologie. In aula si parte dalle basi, da macchinari magari datati che tuttavia rappresentano l’abc della tecnica; in azienda invece ci si avvicina all’evoluzione di quella stessa tecnica o mansione. Il Mat mi ha formato, il mondo del lavoro mi ha accolto e mi sta facendo crescere. Ho trovato la mia strada. Rifarei le stesse scelte».

Monica Rossi

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