L'addio
Ci ha lasciati un’istituzione dello sport parmigiano, per molti il «padre fondatore» del tennistavolo locale. Giovedì scorso, dopo aver combattuto con un problema ai reni e altre patologie connesse, si è spento all’età di 84 anni Vittorio Longi, punto di riferimento per il ping pong della città emiliana.
Oltre ai successi importanti ottenuti da giocatore, come il titolo italiano di doppio maschile con Emanuele Rame, Longi ebbe una carriera altrettanto positiva come allenatore, vincendo, all’inizio degli anni ‘80, quattro scudetti consecutivi con le società parmigiane Agri Gom e Pellicce Canali.
Tra le esperienze più recenti della sua carriera quella alla San Polo, durata circa 13 anni, dove subentrò negli anni ‘90, quando il club stava muovendo i suoi primi passi. «Allora - spiega il presidente della San Polo Alessandro Sernesi - eravamo una società in crescita. Da noi Longi ha sempre dato il suo apporto gratuitamente, non pretendendo mai nulla in cambio. Le sue attività le faceva solo per il piacere di insegnare questo sport».
Longi, oltre a giocare e ad allenare, fu impegnato professionalmente come assicuratore, assumendo una funzione centrale nell’avvicendamento dell’azienda parmigiana «Ass-mond» negli anni ‘70 come sponsor della società locale di ping pong, prima che subentrasse lo storico marchio di panettoni «Battistero».
Della sua figura di allenatore, gli addetti ai lavori ricordano soprattutto il grande lavoro portato avanti da Longi nei settori giovanili, facendo emergere talenti di livello nazionale come Stefano Lama e Paolo Bertacchini. «Diede sicuramente un’impronta allo sport a Parma, - racconta Alberto Cavalli, ex vicepresidente provinciale del Coni -, prima come giocatore e poi come tecnico. La sua grande passione è sempre stata quella per il settore giovanile».
Longi chiuse la propria carriera da allenatore all’Audax Poviglio, per poi dedicarsi alla collaborazione per il Centro sportivo italiano, con attività di promozione dello sport a livello giovanile e un’attenzione importante per il movimento globale di inclusione «Special Olympics». Longi riuscì a trasferire questa sua forte passione anche ai figli Andrea e Michele, che, insieme alla moglie Eloisa Franco, compongono l’amata famiglia dell’ex pongista. «Gli piaceva andare un po’ in giro a promuovere questi mini tornei con il Csi - spiega il figlio Michele -, anche con la sezione dedicata ai diversamente abili. Da lui abbiamo ricevuto grandi insegnamenti, come l’onestà in campo e l’importanza di stringere sempre la mano al proprio avversario».
Questa sera alle 20.30, nella parrocchia Corpus Domini di Parma, sarà recitato il rosario.
I funerali si terranno nella stessa chiesa, martedì 18 alle 10,50.
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