il caso
Bore Nelle ultime settimane, la quiete del piccolo borgo di Bore è stata turbata da una serie di furti in abitazioni, destando preoccupazione tra i residenti.
I malviventi hanno agito con estrema meticolosità, approfittando dell’assenza dei proprietari per introdursi nelle case e sottrarre beni di valore. Il fenomeno, senza precedenti per una comunità tradizionalmente serena e caratterizzata da forti legami sociali, ha spinto gli abitanti a unirsi in un gruppo di solidarietà, nel tentativo di fronteggiare l’emergenza. Nonostante alcuni ladri siano stati sorpresi mentre si davano alla fuga, le ricerche condotte spontaneamente dai cittadini non hanno finora portato a risultati concreti.
L’amministrazione comunale aveva già in programma un piano di rafforzamento delle misure di sicurezza. Tra gli interventi previsti, l’intensificazione del controllo del vicinato e il potenziamento della videosorveglianza, strumenti ritenuti fondamentali per scoraggiare nuovi episodi criminosi. «Confidiamo nelle forze dell’ordine nel fornirci un maggior numero di unità sul territorio, considerato che negli ultimi mesi si sono viste ridotte di gran numero», afferma speranzoso il primo cittadino di Bore Diego Giusti. Anche il gruppo di minoranza consiliare Viviamo Bore fornisce il suo contributo nel manifestare la volontà di collaborare con la maggioranza per attuare soluzioni efficaci al problema. La sicurezza del paese dipenderà, tuttavia, anche da un coordinamento efficace tra amministrazione comunale e forze dell’ordine. L’obiettivo condiviso è quello di restituire a Bore la serenità che, fino a poco tempo fa, ne caratterizzavano la vita quotidiana.
L.O.
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