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Liceo Romagnosi

Furti e aggressioni all'uscita da scuola: i consigli del maestro di difesa personale Bisaschi agli studenti di Parma

Furti e aggressioni all'uscita da scuola: i consigli del maestro di difesa personale Bisaschi agli studenti di Parma

di Mara Varoli

23 Febbraio 2025, 03:01

Minacce, aggressioni e furti sul bus, per strada e all'uscita da scuola: «Cosa posso fare?». Se ne parla in classe. E al liceo Romagnosi Andrea Bisaschi, istruttore di difesa personale, con l'aiuto del preside Pier Paolo Eramo, ha messo nero su bianco i consigli da dare ai ragazzi per evitare situazioni pericolose e per eventualmente proteggersi.

Consigli che sono stati distribuiti a tutti i liceali ma anche ai dirigenti delle altre scuole superiori di Parma, affinché possano essere a disposizione di tutta la popolazione studentesca.

In realtà, non è un manuale di autodifesa, sono dritte molto utili per stare vicino ai ragazzi e per non lasciarli soli. Consigli che naturalmente non sostituiscono l’intervento delle istituzioni, delle forze dell’ordine, della scuola e della famiglia, ma sono indicazioni per cercare di gestire al meglio situazioni complicate.

Riportiamo qui il vademecum, punto per punto, perché tutti, non solo gli studenti, possano trarre insegnamenti da questo decalogo di «sopravvivenza urbana».

Consapevolezza - Fai attenzione a come ti muovi

Presta attenzione, muoviti consapevolmente. In situazioni di possibile pericolo tieni gli occhi aperti e muoviti con presenza fisica e mentale, evitando distrazioni. Se hai le cuffie e guardi lo smartphone, perdi l’udito e la vista, che sono i nostri naturali sensori d’allarme. Alla fermata del bus mettiti di fianco ad adulti o persone che ti ispirano fiducia. Se svolti in un vicolo, fa una curva ampia, così da poter avere una visuale completa. Se la strada è deserta, tieni una postura eretta e lo sguardo vigile, adotta un’andatura «tridimensionale».

Non vergognarti - Se ti senti minacciato chiedi aiuto

Chiedi aiuto. Quando ti senti minacciata/o, chiedi aiuto in modo diretto a un adulto senza vergognarti, oppure entra nel primo bar o negozio e racconta ciò che ti sta capitando, oppure chiama il 112 fornendo indicazioni chiare (nome e cognome, dove ti trovi, cosa succede - se non conosci il nome della via, da indicazioni come per esempio di fianco al Battistero). Puoi anche usare l’applicazione di emergenza del tuo smartphone, che invia una chiamata al 112 e un messaggio sms con la tua posizione a una lista di persone.

Niente panico - Respira, gestisci le emozioni

Respira nel qui ed ora. È importantissimo non farti prendere dal panico e cercare di gestire emozioni. Respira con il diaframma, «inspirando coraggio ed espirando paura». Non farti catturare dallo sguardo dell’aggressore, ma fissa il mento o il naso in modo da non farti influenzare emotivamente. Ripeti mentalmente che tutto andrà bene, abbandonando pensieri negativi. Fa gesti lenti e controllati. Usa un tono di voce calmo e deciso, rispondi con prontezza (come lo dici è più importante di cosa dici).

Non fare l'eroe Se ti senti minacciato non stare solo

Il gruppo non basta. Essere in coppia o in gruppo è meglio, ma non è una garanzia di sicurezza. Se offendono o aggrediscono la/il tua amica/o, non «fare l’eroe» ma agisci come sopra.

Nel caso ti dovessero toccare, chiedi subito di essere lasciata/o stare ad alta voce, con tono deciso, e avvicinati ad altre persone. Se qualcuno ti osserva insistentemente, guardalo in faccia, poi sposta lo sguardo lateralmente alla stessa altezza. Se ti seguono alla fermata, fingi di telefonare a qualcuno e di prendere accordi per un imminente incontro.

Parla a un adulto Condividi quello che ti succede

Parlane con un adulto. Non tenere mai per te quello che è successo: parlane con i tuoi genitori, la tua famiglia, i tuoi prof. Non devi vergognarti, non è un segno di debolezza, ma un modo di prenderti cura di te, di rafforzarti e affrontare una situazione che potrebbe ripetersi.

Da non fare - Non sfidare, non dare mai le spalle

Don’ts. Se ti seguono, non allontanarti da strade frequentate. Non scendere dal bus, ma chiedi aiuto dall’autista. Non sfidare nessuno con lo sguardo, spostalo lateralmente alla stessa altezza. Non farti accerchiare e mantieni la distanza di sicurezza. Non dare le spalle, ma arretra camminando all’indietro. Non reagire a una minaccia con il coltello. Non correre dietro all’aggressore, ma memorizza statura, abbigliamento, colore del cappuccio, dei capelli e altri segni particolari per la successiva segnalazione.

Scappa o cedi- Se c'è un'arma asseconda le richieste

Scappa o cedi. Se ciò che dici e fai non funziona, scappa! Fallo sempre dove c’è più gente, chiedendo aiuto in modo personale e diretto. Se chi ti aggredisce è armato, asseconda le sue richieste. Non è codardia, ma intelligenza.

Stai in allerta - Previeni, non subire gli agguati

Previeni, non subire. Se un gruppo potenzialmente pericoloso è sulla tua strada (es. ragazzi vestiti in modo simile con atteggiamenti dominanti/ostili), fa una deviazione ed evitali. Se è indispensabile passare di lì, mantieni un’andatura decisa, senza dare ascolto a fischi, urla o complimenti non graditi. Nel caso ti seguano, entra in un negozio, bar o luogo pubblico. Se qualcuno si avvicina troppo (meno di due spanne) e ti fa delle domande, rispondi in modo calmo e sicuro, mantieni la distanza e allontanati il prima possibile. In autobus posizionati lontano dall’uscita e, se possibile, con la schiena al finestrino. Se l’autobus è semivuoto, mettiti vicino all’autista.

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