Sicurezza: si cercano soluzioni
La Massese è una strada da bollettino di guerra.
Maurizio Michelangelo Netto, morto giovedì in sella alla propria moto, è solo l'ultima vittima di quel tratto di strada. Ogni volta, in coincidenza degli incidenti più gravi, la Massese finisce sotto la lente dell’opinione pubblica che chiede interventi per renderla più sicura.
Nel corso degli anni alcuni interventi sono stati realizzati, altri invece rimangono ancora sulla carta. Una delle opere più recenti, completata circa un anno fa, è la rotatoria realizzata a Torrechiara, all'incrocio tra strada della Badia e la Massese, dove nel 2022 persero la vita tre giovani. Un'altra infrastruttura importante è la tangenzialina di Pilastro, risalente ai primi anni Duemila, che ha sgravato dal traffico il centro abitato e reso più sicuro quel tratto di strada.
Scendendo verso la città, un altro dei punti critici è l'abitato di Corcagnano. Anche qui, la lista di incidenti mortali è davvero lunga.
L'Amministrazione comunale ha attivato il Tred all'incrocio lungo la Massese, ma mancano ancora all'appello la tangenzialina e le relative rotatorie. Al momento l'Amministrazione ha realizzato uno studio di fattibilità (che prevede anche una tangenzialina per Vigatto) per alleggerire il centro abitato dal traffico pesante e migliorare la sicurezza, da porre sul tavolo in sede di confronto con Anas. Il costo ipotizzato per realizzare l'opera dallo studio progettuale ammonta a oltre dieci milioni di euro, che si riduce a 8,5 milioni nel caso si prevedano «sezioni stradali ridotte». Si tratta comunque di una cifra importante, che dovrà trovare opportune coperture economiche.
Le alternative progettuali per la tangenziale di Corcagnano indicate dallo studio sono due. Entrambe prevedono la realizzazione di due rotatorie lungo la Massese (via Langhirano) e una terza lungo via Donatori di sangue, a cambiare è la loro posizione. Per quella più vicina alla città, una prima ipotesi prevede la realizzazione poco prima dell'inizio dell'abitato di Corcagnano, prima di strada Ritorta (venendo da Parma). Una seconda possibilità è quella di realizzare la rotatoria di ingresso all'abitato poco più avanti, ossia all'altezza dell'incrocio con via Gina Romani.
Scendendo ancora verso Parma si incontra l'abitato di Fontanini, anch'esso teatro di numerosi incidenti. I residenti, anche in questo caso, chiedono da anni la realizzazione di una rotatoria per rendere più sicuro l'incrocio e ridurre la velocità dei mezzi che sfrecciano lungo via Langhirano.
Riguardo la pericolosità della Massese, il Comune conferma di «stare collaborando a stretto contatto con Anas, l'ente competente, per implementare soluzioni efficaci che migliorino la sicurezza su quel tratto stradale» e in proposito cita lo studio di fattibilità per la tangenzialina di Corcagnano, «ora in mano agli enti competenti in materia».
L'amministrazione rivendica l'impegno sul fronte della sicurezza stradale in tutte le aree di sua competenza, e punta l'attenzione su tre obiettivi: riqualificazione della segnaletica, riduzione della velocità e tutela di pedoni e ciclisti.
«Nel corso del 2024, nelle strade di pertinenza del Comune, sono stati installati oltre 25 nuovi dissuasori di velocità e create nuove Zone 30 per garantire una maggiore sicurezza stradale. Gli interventi hanno incluso la manutenzione straordinaria della segnaletica stradale urbana ed extraurbana, il rifacimento della segnaletica su circa 30 km di strade extraurbane e il ritracciamento di oltre 60 attraversamenti pedonali e ciclabili con materiali ad alta visibilità. Inoltre, è stata migliorata la segnaletica nelle aree scolastiche e installati specchi parabolici per aumentare la visibilità nelle intersezioni. Per segnalare i pericoli e i limiti di velocità, sono stati implementati supporti luminosi lampeggianti, mentre la rimozione della segnaletica obsoleta ha contribuito a garantire maggiore ordine e sicurezza».
Gli obiettivi futuri? «Comprendono il completamento della transizione all’illuminazione Led per rendere la città più sicura e sostenibile, il proseguimento della promozione della mobilità dolce con nuove piste ciclabili, di cui oltre 10km in fase di esecuzione, e attraversamenti sicuri e l’espansione delle Zone 30 per migliorare ulteriormente la sicurezza stradale. Questi interventi rappresentano un passo concreto verso una città più sicura, accessibile e sostenibile».
r.c.
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