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Lutto

Salso, addio a Roberto Cavalca: fondò il circolo scacchistico

Salso, addio a Roberto Cavalca: fondò il circolo scacchistico

06 Marzo 2025, 03:01

Se n’è andato Roberto Cavalca, noto e stimato impiegato comunale, attivo per lunghissimo tempo nel volontariato e fondatore, nel 1975, del locale circolo scacchistico.

Nato a Salsomaggiore nel 1946, dopo il diploma alle scuole magistrali e la docenza per un breve periodo, avendo conseguito la specializzazione dedicata agli alunni disabili, è stato assunto alle dipendenze del Comune in vari uffici, in particolare all’anagrafe e cultura e sport, fino al raggiungimento della pensione, facendosi benvolere per la sua professionalità dai superiori e dai colleghi e per la sua solerzia da chiunque necessitasse di un consiglio o di un suggerimento per il disbrigo di pratiche burocratiche.

Persona dal carattere buono, dotato di rara sensibilità, sempre attento ai bisogni del prossimo, Roberto Cavalca è stato molto attivo nel campo del volontariato per tantissimi anni, come milite dell’Assistenza pubblica e come componente della commissione toponomastica del Comune, ma è stato nell’ambito degli scacchi che ha profuso la sua attività e la sua passione, fondando, nel 1975, il locale circolo scacchistico insieme all’indimenticato e compianto Paolo Bertellini al quale poi il sodalizio è stato intitolato.

L’impiegato scomparso ha ideato e organizzato, sul finire degli anni Novanta e per una ventina d’anni, fino a che le energie glielo hanno consentito, il «Festival Internazionale di Salsomaggiore» con la partecipazione di tanti campioni, torneo che oggi è portato avanti dal presidente del circolo, Davide Bosi, dal direttivo e dai soci.

Appassionato sportivo, oltre ad aver giocato a calcio in gioventù, Cavalca ha partecipato come portiere a numerose edizioni della «Partita del cuore» dedicata ai giovani salsesi prematuramente scomparsi. Amante della lettura, ha trasmesso questa sua passione ai nipoti.

«Ringrazio il personale della casa Ernestina Sbruzzi di San Secondo e del reparto di Medicina verde dell’ospedale di Vaio per essergli stati vicino» tiene a sottolineare la figlia Chiara. Oltre a quest’ultima, Roberto Cavalca ha lasciato i nipoti Pietro e Niccolò.

M.L.

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