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Auto guidate dal «cervellone elettronico»: a Parma il futuro è già realtà

Auto guidate dal «cervellone elettronico»: a Parma il futuro è già realtà

10 Marzo 2025, 03:01

Le auto del futuro sono già realtà sulle strade di Parma. Quali auto? Quelle che vanno da sole, quelle in grado di muoversi nel traffico, anche quello più caotico, senza nessuno al volante, perché a guidare ci pensa il cervellone elettronico di un computer. Una scritta, comparsa nei giorni scorsi su un pannello a messaggi variabili in via Emilia Ovest nei pressi di San Pancrazio, dava conferma che le strade della città sono diventate un vasto laboratorio per lo sviluppo di queste auto: «Attenzione, test per la guida autonoma in corso». Così recitava il messaggio, replicato anche negli altri pannelli sparsi per Parma.

Ma non sarà pericoloso? A tranquillizzare gli automobilisti (ma anche i pedoni e i ciclisti) ci pensa un ingegnere parmigiano tra i pionieri della guida autonoma. «A bordo di questi veicoli c'è sempre un guidatore, che ha ricevuto la giusta formazione, in grado di intervenire in ogni momento nel caso in cui la macchina dovesse avere dei problemi. Non c'è pericolo per la cittadinanza». La rassicurazione arriva da Alberto Broggi, ingegnere elettronico, ex docente dell'università e da qualche anno a questa parte general manager di VisLab, l'azienda italiana, acquisita dalla multinazionale americana Ambarella, che sviluppa sistemi per la guida autonoma.

Da pochi giorni i veicoli «targati» VisLab – si tratta di vetture Lexus Rx - hanno allargato il loro raggio d'azione, potendo sconfinare oltre il limitato reticolo di strade su cui era autorizzata la guida autonoma. Il via libera, spiega Broggi, è arrivato dall'Osservatorio tecnico di supporto per le Smart Road e per il veicolo connesso e a guida automatica del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dopo che i gestori delle strade, il Comune per la viabilità ordinaria e Anas per l'anello delle tangenziali, hanno dato l'assenso ai test.

«Fino ad ora – chiarisce Broggi – potevamo eseguire le prove di guida autonoma solo nella zona di Parma Mia, nell'area del Campus e in pochissime altre strade. Adesso possiamo muoverci su tutto il territorio comunale e lungo la tangenziale. Questa estensione del raggio d'azione è importantissima, perché ci consente di testare i nostri veicoli in situazioni sempre più difficili». E quindi in contesti sempre più aderenti alla realtà del traffico quotidiano. «Ora possiamo provare le auto in situazioni inedite. Mi riferisco alle rotatorie, agli incroci, ai semafori e anche alle rampe di accesso alla tangenziale. Il traffico di Parma, in certe ore, non ha nulla da invidiare al traffico di New York e queste sfide continue ci aiutano a mettere il sistema sotto stress e di conseguenza a migliorare la guida autonoma».

I veicoli di VisLab sono auto normali, precisa Broggi, «su cui abbiamo installato sensori, telecamere, radar e sistemi per l'elaborazione dei dati». Nei giorni scorsi hanno macinato chilometri dalle parti di via La Spezia, via Langhirano e la tangenziale sud. «Le prove andranno avanti all'infinito, nel senso che continueremo a testare le auto a lungo. È una gara che non finirà mai, perché ogni volta diamo una capacità in più alla macchina».

La flotta di VisLab in città è composta da poco meno di una decina di auto – il numero esatto resta un segreto aziendale – ma l'azienda parmigiana sta eseguendo test di guida autonoma anche negli Stati Uniti. Per la precisione, le prove sono condotte lungo le strade del Nevada, a Las Vegas, in California, nella zona di Mountain View, Palo Alto e Santa Clara, dove ha sede Ambarella, mentre in Ohio le auto scorrazzano in contesti periferici e su strade di campagna.

Dai primi esperimenti al Campus, i veicoli VisLab ne hanno fatta di strada: chissà se queste auto del futuro, con un computer al posto di una persona in carne ed ossa, diventeranno presto una realtà quotidiana. Intanto, sono già alle prese con il traffico parmigiano.

Pierluigi Dallapina

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