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Allarme spugne fritte al Parco Ferrari: un veleno per cani, gatti e bambini. Chi sa parli

Allarme spugne fritte al Parco Ferrari: un veleno per cani, gatti e bambini. Chi sa parli

di Mara Varoli

16 Marzo 2025, 03:01

Allarme spugne fritte al parco Ferrari e allarme bocconi avvelenati a Fognano. E ancora una volta è caccia ai soliti ignoti che spargono veleno nell'ambiente, mettendo in pericolo animali e bambini.

Parco Ferrari
«Era circa mezzogiorno di venerdì - racconta Clara -, quando insieme al mio cane e ad altri due signori abbiamo incontrato una ragazza che ci ha fatto vedere una cosa strana. Sembrava un fungo, ma non lo era». Senza dubbio, spugna fritta, un'esca potentissima per far morire i nostri amici a quattro zampe e non solo: «Il problema è che ne abbiamo trovate almeno una decina di spugne fritte - continua Clara -, tutte sparse nel grande prato dietro la piscina di via Zarotto. Insieme agli altri le abbiamo raccolte e le abbiamo messe in un sacchetto. Poi ho chiamato la polizia municipale e gli agenti sono subito intervenuti. Questa volta è andata bene, perché l'erba del prato era ancora bassa e le spugne erano visibili». La polizia municipale metterà i cartelli nella zona, proprio per avvertire la popolazione del pericolo: «È un fatto gravissimo questo ennesimo ritrovamento di bocconi avvelenati in un frequentato parco della nostra città - interviene il vicesindaco Lorenzo Lavagetto, con delega al Benessere animale -. Voglio ringraziare innanzi tutto chi ha prontamente segnalato e quindi protetto l'incolumità di cani di passaggio. Abbiamo immediatamente attivato il controllo sulle telecamere della zona per individuare il responsabile. È continuo infatti il monitoraggio che pone in essere il Comune su parchi, aree cani e giardini pubblici. Ordinanze di bonifica vengono emesse purtroppo molto frequentemente per presidiare il territorio ed in modo da mettere in allerta i fruitori delle aree cani e dei parchi cittadini al verificarsi di questi atti sconsiderati. Abbiamo bisogno di una stretta collaborazione e di fare rete con cittadini. Per sorvegliare e prevenire un crimine, è fondamentale la collaborazione e l'attenzione dei proprietari di cani, e invitiamo a segnalare presenze sospette e di bocconi per riuscire in primo luogo a salvare i cani da un atto vigliacco e poi ad assicurare i colpevoli agli agenti di polizia. Chiunque si imbattesse in un boccone sospetto dovrà avvisare tempestivamente gli agenti della Municipale al numero 0521.218730 per segnalarne la presenza così da far partire la prassi amministrativa e le indagini necessarie».

«Apprendiamo del ritrovamento di spugne fritte al Parco Ferrari, una penosa recrudescenza della crudeltà e inciviltà umana - interviene la presidente dell'Enpa Lella Gialdi -. Uno dei parchi dal triste pregresso. Non è infatti la prima volta che in questo, come in altri parchi cittadini molto frequentati, appaiono quelle che tecnicamente sono definite esche: cibo avvelenato con prodotti disparati, cibo con chiodi, ora spugne fritte intrise di sapori accattivanti che invitano gli animali a cibarsene. Quello che avviene dopo l' ingestione è drammatico: le spugne si gonfiano nello stomaco dell'animale portandolo a una morte molto dolorosa. Un sistema barbaro e micidiale tipico della più turpe tradizione di illecita eliminazione di animali indesiderati, antica prassi le cui vittime destinate erano animali che possono danneggiare la selvaggina. Chi ha messo queste spugne è dunque persona che ha esperienza di orribili tradizioni che si sperava ormai un lontano ricordo». E si chiede Lella Gialdi: «Ma chi può aver interesse a organizzare questo micidiale sistema di morte? Quali animali possono infastidire una mente così perversa? I cani, qualche gatto vagante o gli uccelli? In 50 anni di militanza in Enpa speravo che questi orribili sistemi potessero essere un ricordo. Tante sono state le battaglie condotte per decenni e ci ritroviamo ancora a confrontarci con queste terribili realtà. Non dimentichiamo che tali azioni, essendo reati, sono penalmente condannabili».

Via Gandhi
Altri bocconi avvelenati a Fognano. Sul sito del Comune di Parma, in merito alle ordinanze di applicazione delle norme sul divieto di utilizzo e detenzione di esche o di bocconi avvelenati appare l'annuncio di una sospetta esca avvelenata trovata in via Gandhi, dalle parti di via Cremonese. E per impedire il proliferare del fenomeno dell’uccisione di animali, considerato che la presenza di questi veleni e sostanze tossiche rappresenta un serio rischio anche per i bambini, nonché diventa causa di contaminazione ambientale e danno al patrimonio faunistico, il Comune di Parma ha ritenuto necessario provvedere all’emanazione di un provvedimento. E si ordina che «nella zona di via Gandhi compresa fra il civico n. 2 e l’intersezione con piazzale Martin Luther King, fino al cessato allarme, nelle vie e luoghi pubblici siano rispettate le norme già in vigore relative all’obbligo di tenere i cani al guinzaglio, suggerendo che siano muniti anche di museruola, al fine di evitare l’ingestione casuale di bocconi; ai cani e ai gatti sia impedito di uscire liberamente dalle abitazioni e di vagare nel territorio».

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