Scomparso a 66 anni
Un mago del suono, capace di catturarlo, plasmarlo, a volte mitigarlo e nasconderlo, quando era sgradevole. Un ricercatore appassionato e un docente amato dai suoi studenti, che aveva fatto dell'università la sua casa e della ricerca la sua missione, pur restando fortemente ancorato agli affetti familiari.
È morto sabato scorso a 66 anni Angelo Farina, professore di fisica tecnica e acustica applicata nei corsi di laurea in ingegneria ed architettura della nostra università. Ha lavorato fino all'ultimo, anche se era alla soglia della pensione. Solo la malattia l'aveva costretto a diradare gli impegni. A inizio marzo aveva chiesto ad alcuni colleghi di sostituirlo nelle lezioni, spiegando di sentirsi molto affaticato.
Farina è stato un'eccellenza del nostro ateneo, riconosciuta a livello internazionale. Proprio di recente, lo scorso settembre, gli era stata conferita la prestigiosa Silver Medal dalla Audio engineering society - il massimo riconoscimento in ambito scientifico cui un ingegnere acustico possa ambire - «per i ragguardevoli contributi dati, lungo tutta la sua carriera, all'ingegneria acustica». Un riconoscimento che non viene assegnato ogni anno, ma solo in caso di risultati eccezionali.
A Parma Angelo Farina ha contribuito all'allestimento del Museo del suono con un'installazione sonora unica all'epoca, poi «copiata» dai tecnici del suono statunitensi, e alla realizzazione della Casa della musica. Con lo spin off universitario «Aida», Farina e il suo team di giovani ricercatori, reclutati nell'ateneo cittadino, aveva anche collaborato a lungo con la Rai e nel 2013 aveva messo a punto per Sanremo un microfono altamente innovativo che aveva fatto fare un salto di qualità all'acustica della kermesse canora: una sonda sferica con 32 microfoni che, grazie ad un'interfaccia software, potevano essere puntati in modo remoto in qualsiasi direzione, azzerandoli o enfatizzandoli a piacimento. Un «microfono del futuro» che gli era valso il premio «Giovannini» della Fieg (Federazione italiana editori giornali) e della rivista Media Duemila.
«Ci ha lasciati un collega di grande levatura scientifica, un punto di riferimento nell’acustica a livello mondiale - dice il rettore dell'Università, Paolo Martelli - Il professor Farina ha infatti condotto importanti ricerche in quasi tutti i campi dell'acustica, ed è stato un innovatore: un pioniere nello sviluppo e nell’uso di diverse tecniche di misurazione acustica. La Silver Medal a lui conferita è stata la prima ricevuta da un’università italiana. Per l’Università di Parma è una grande perdita, e mi permetto di dire per tutta la comunità scientifica internazionale. Ci stringiamo alla famiglia in un forte abbraccio».
«Angelo va ricordato per la sua genialità e unicità: un vero scienziato. Tante le sue intuizioni in particolare nel campo dell’acustica applicata - dice Sara Rainieri, professoressa di fisica tecnica del nostro ateneo - Sono arrivata nel gruppo di fisica tecnica dell’allora facoltà di ingegneria proprio grazie a lui, che venne a cercare giovani interessati alla ricerca tra gli studenti di fisica. Rimasi subito affascinata dalla disciplina, che sarebbe poi diventata la mia vita. Ricordo quei giorni come se fossero ieri: intere giornate in laboratorio, accompagnate dalla sua curiosità inesauribile, da un entusiasmo contagioso, da una personalità forte delle sue competenze ma allegra e originale, estranea all'ambiente accademico a volte un po' ingessato».
«Angelo Farina è stato un grande scienziato che non ha mai rincorso la notorietà e un amico personale di rarissima generosità nell'ambito professionale ed umano. Ha saputo radunare attorno a sé allievi che gli sono rimasti sempre molto affezionati» dice Rinaldo Garziera, professore di Meccanica applicata alle macchine e direttore del Dipartimento di Ingegneria dei sistemi e delle tecnologie industriali del nostro ateneo.
Ricorda Farina come «un collega stimatissimo nell'ambito della fisica tecnica ambientale per la fruizione della musica» Roberto Menozzi, professore ordinario di Elettronica e direttore del Dipartimento di Ingegneria ed architettura. «Oltre ad un importante ricercatore, Farina è stato un didatta molto apprezzato dagli studenti e una persona piacevole, diretta, informale e originale», aggiunge Menozzi.
«Farina ha scritto la storia recente della registrazione e riproduzione del suono e ha avuto idee geniali nell'uso di microfoni ad altoparlanti - dice Fabio Bozzoli, professore associato di Fisica tecnica industriale dell'università di Parma, uno dei giovani che Farina aveva preso sotto la sua ala - Era una persona curiosa, fiduciosa nella tecnologia e nelle persone e convinta che il sapere fosse da condividere e non da proteggere. Mi ha aperto un orizzonte sulla trasversalità della scienza e sulla libertà della ricerca».
In coerenza con un carattere schivo, anche se non introverso, i funerali di Angelo Farina, per sua espressa volontà, si sono svolti in forma strettamente privata. Angelo Farina lascia la moglie Grazia e i figli Adriano e Giacomo.
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