Aveva 81 anni
Sempre disponibile, dalla parte dei più deboli, mite ma determinato, e capace di andare diritto alla meta: cosi era fatto Gianpio Baroni, venuto a mancare martedì scorso a 81 anni, dopo una vita intensa e piena di passioni.
Al fianco di Tommasini
Baroni cominciò a lavorare giovanissimo come metalmeccanico. Poi, ai tempi dell’occupazione del manicomio, decise di partecipare alla battaglia a fianco di Mario Tommasini per liberare le persone rinchiuse a Colorno. E Mario Tommasini lo volle accanto a sé, chiamandolo come infermiere dei servizi psichiatrici alle dipendenze della Provincia.
Anche il suo impegno politico fu molto precoce: entro nella FGCI nei ruggenti anni Cinquanta, in piena guerra fredda, quando anche ad attaccare manifesti si rischiava la galera, poi continuò nel Partito Comunista la sua lunga militanza.
Fu segretario della sezione Isola, sempre attivo nella diffusione settimanale de L’Unità, e in prima fila nell’organizzazione di epiche feste di partito.
Help for Children
Uno come lui non poteva mancare nell’impegno diretto nel volontariato. Infatti Baroni fu tra i fondatori dell’associazione Help for Children, di cui fu anche presidente, protagonista di primo piano nell’organizzazione dell’accoglienza dei bambini di Chernobyl, nei convogli di aiuti agli orfanotrofi della Bielorussia e soprattutto nel progetto di accoglienza dei bambini Saharawi, confinati da decenni nei campi profughi del deserto.
Circolo Argonne
Nella sua lunga avventura umana e di impegno civile ha trovato spazio anche l’associazionismo, tanto che divenne presidente del Circolo Argonne in un momento difficile della vita dell’associazione.
Baroni era uno che non cercava cariche e riconoscimenti, ma la sua competenza e la sua disponibilità lo hanno spesso indotto ad assumere impegni di primo piano, che lui ha sempre esercitato con discrezione e spirito di servizio.
Così lo ricorda il figlio Mirko: «Mio padre è sempre stato una persona curiosa e appassionata, determinato ad affrontare la vita e a sostenere le cause dei più deboli. Aderì fin da giovanissimo al progetto di chiusura dei manicomi, lavorando con Tommasini e Basaglia. Condusse battaglie politiche in tempi difficili nel partito comunista e si dedicò anima e corpo al volontariato per buona parte della sua vita. Di lui voglio sottolineare la coerenza. Non è mai salito sul carro dei vincitori e mi ha trasmesso questi valori come identità e senso di appartenenza alla comunità. Ricordo i giorni felici trascorsi insieme ad Andalo, con me e mio figlio, e le due chiacchiere al circolo Argonne davanti a un caffè, che erano i nostri momenti privati e intimi».
L'impegno politico
Fra i suoi tanti amici c’è Ferdinando Bucci: «Con Gianpio ho condiviso tanta parte del mio impegno politico. Era un punto di riferimento per le feste de l’Unità e per l’organizzazione del magazzino del PCI. Fu protagonista del cambiamento organizzativo che diede frutti importanti come la festa di Vigheffio, dove lavoravamo fianco a fianco prima a montarla e poi a gestirla. Pio era a disposizione di tutti, sempre e comunque, un protagonista che non amava mettersi in mostra».
Del suo impegno in Help for Children parla l’attuale presidente Giancarlo Veneri: «Pio era universalmente riconosciuto come padre di Help, ha svolto un ruolo determinante per l’accoglienza dei bambini bielorussi, per gli aiuti e soprattutto per l’organizzazione del progetto Saharawi, che gestì in prima persona. Era l’anima dell’associazione, presidente quasi controvoglia nel momento in cui fu necessario. Era schivo, ma era un uomo di prima linea, che non si tirava mai indietro, un volontario a tutto tondo di grande saggezza, che sapeva cosa fare e con chi farlo, mite ma determinato, capace di puntare dritto alla meta per il bene della collettività».
«Pio Baroni è riuscito a mettere insieme varie dimensioni di impegno civile - è il ricordo dell’assessore Francesco De Vanna - penso alla militanza in politica, a Help for Children e al contributo straordinario che ha dato per la creazione di un luogo particolarissimo che è il Circolo Argonne, esempio di incontro fra generazioni diverse. Altissima visione politica, la sua, che ci lascia in eredità».
© Riproduzione riservata
Contenuto sponsorizzato da BCC Rivarolo Mantovano
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata