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Giornata del Made in Italy

Industria agroalimentare e farmaceutica incontrano il ministro Urso

Industria agroalimentare e farmaceutica incontrano il ministro Urso

03 Aprile 2025, 03:01

Parma ieri è stata al centro delle celebrazioni della Giornata nazionale del Made in Italy.

Per l'occasione Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, è stato l'ospite d'onore di due importanti appuntamenti in città. Al mattino è intervenuto a Palazzo Soragna in occasione dell'incontro con l'industria agroalimentare, promosso dall'Unione Parmense degli Industriali e Federalimentare.

Al pomeriggio invece ha incontrato il mondo dell'industria farmaceutica in un convegno che si è svolto nel quartiere generale di Chiesi Farmaceutici, in via Paradigna, organizzato da Farmindustria.

La crescita dell'export

«L'agroalimentare – ha esordito il ministro – ci ha fatto diventare grandi nel mondo. Se oggi (2024) siamo il quarto Paese esportatore a livello globale, lo dobbiamo soprattutto all'alimentare e alla farmaceutica. Sono infatti i settori che sono cresciuti maggiormente in termini produttivi, di valore e a livello di export. Ora l'obiettivo è consolidare questa posizione».

Inflazione bassa

Il ministro si è soffermato sul calo dell'inflazione «crollata rispetto ai dati iniziali e ora stabilmente sotto la media europea, grazie al carrello tricolore, uno straordinario successo ottenuto grazie a un lavoro di sistema, che ha restituito potere d'acquisto ai lavoratori». «La discesa dell'inflazione – ha precisato – è stata possibile anche perché sono stati siglati i rinnovi di numerosi contratti nazionali».

«Freno alle scelte Ue»

«In Europa – ha affermato – abbiamo creato un freno rispetto a scelte folli, come la regola della deforestazione, che ha contribuito a impennare il costo del caffè e di altri prodotti. Penso anche al settore auto: siamo stati i primi a denunciare il folle strumento delle multe ai produttori europei. L'Italia è diventato un Paese guida in Europa rispetto al processo di riforma».

Nucleare e rinnovabili

«Siamo per il mercato unico per l'energia - ha spiegato Urso - ma l'unico modo per essere autonomi sul piano energetico in Europa è produrre contemporaneamente più energia rinnovabile e più energia nucleare: per questo abbiamo deciso di diventare protagonisti nell’energia nucleare di nuova generazione e su quello che è un sogno: la fusione nucleare».

«Il nostro governo - ha proseguito - ha dato mandato alle proprie imprese, quelle ovviamente di controllo pubblico, di diventare protagoniste nella realizzazione in Italia di questi reattori e mi auguro che il sistema industriale possa essere davvero il cliente privilegiato».

No a dazi contro-dazi

Sul fronte del commercio internazionale, in particolare sul tema dei dazi, «noi non possiamo decidere per gli Usa - ha dichiarato - possiamo decidere per l’Italia e per l’Europa quindi dobbiamo capire come muoverci per recuperare competitività attraverso una politica industriale, una politica energetica e una politica commerciale che tuteli il mercato interno dagli altri attori che agiscono in maniera diversa».

«Tra le misure da contrapporre nei confronti anche degli Stati Uniti - ha continuato - valutiamo misure preferenziali per chi produce in Europa al pari del loro “Buy America”».

Quanto ai possibili dazi annunciati da Trump, «abbiamo suggerito all’Europa di evitare di rispondere a dazi con dazi».

«Se infatti venissero applicati i dazi annunciati dagli Usa - ha spiegato - l'impatto negativo sulla crescita europea sarebbe dello 0,3 per cento. Se invece rispondessimo con altri dazi Ue, l'impatto negativo aumenterebbe fino allo 0,5 per cento. Ci faremmo quindi del male da soli».

«Bisogna ragionare con responsabilità e cautela - ha precisato Usro - per utilizzare le migliori misure possibili e siano più efficaci nel convincere gli Stati Uniti a cambiare o ridurre le minacce dei dazi, ad esempio accelerando gli accordi di libero scambio e accordi bilaterali come quelli con India, Giappone, Indonesia e Vietnam».

Identità ed innovazione

«Questa giornata parmigiana - ha detto il ministro parlando nel pomeriggio all'incontro voluto da Farmindustria - è particolarmente significativa in vista della Giornata Nazionale del Made in Italy, che abbiamo istituito per celebrare il genio italiano e che si celebrerà il 15 aprile. Identità e innovazione sono i due asset strategici a cui aggiungo internazionalizzazione. Alle tradizionali caratteristiche del nostro prodotto, bello, buono e ben fatto, va aggiunta anche la sostenibilità per affrontare al meglio le numerose sfide sul piano globale».

E alle quatto “A” che riuniscono i settori di eccellenza del nostro Paese (abbigliamento, alimentare, automazione e arredo), dice Urso, oggi va senz'altro aggiunta l'industria farmaceutica. «Sono tutti settori che ci vedono leader nella cura di se stessi e la scienza della salute è forse la massima espressione di questa ricerca di benessere» dice il ministro.

Il simbolo della Giornata è l'uomo vitruviano di Leonardo, «genio che ben sintetizza le qualità di identità e innovazione. In questa seconda Giornata del Made in Italy abbiamo in calendario 600 eventi in tutto il mondo», ha detto il ministro.

Il Libro bianco

Per l'industria italiana serve una visione strategica, aggiunge Urso, che ha spiegato che è in arrivo («ci vorrà qualche settimana più del previsto per capire bene come tutelare i brevetti in Europa) il «Libro Bianco Made in Italy 2030».

«È un documento che ha coinvolto 500 stakeholder pubblici e privati. Si propone di rafforzare il comparto manifatturiero e affronta questioni come il protezionismo, la modernizzazione dell'industria, l'istituzione di una Conferenza delle imprese e delle filiere. Un piano strategico per i prossimi cinque anni, ma con una visione decennale», conclude Urso.

Luca Molinari
Monica Tiezzi

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