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La prima volta di Chivu contro la sua «Inter»

La prima volta di Chivu contro la sua «Inter»

di Marco Bernardini

04 Aprile 2025, 03:01

«Conosciamo la forza dell'Inter: è una delle migliori, se non la migliore in Italia, oltre a essere tra le top in Europa. Dovremo essere la versione migliore di noi stessi e credere di poter fare una grande partita contro di loro per ottenere un buon risultato. Spero che il Parma possa battere quest'Inter».

Così ha parlato ai microfoni di Cbs Sport (che domani trasmetterà la partita in diretta come già avvenuto lo scorso agosto contro il Milan) il tecnico del Parma, Cristian Chivu, che incrocerà per la prima volta da avversario il suo passato, in cui trascorse tredici stagioni tra campo (dal 2007 al 2014) e panchina, dal 2018 allo scorso maggio, quando guidò, a salire, le formazioni giovanili di Under 14, Under 17, Under 18 e Primavera ma non potrà lasciarsi prendere dai sentimentalismi.

Già nel 2003, da capitano dell'Ajax, si era vociferato di un suo passaggio all'ombra della Madonnina ma fu la Roma a portarlo in Italia prima di cederlo quattro anni più tardi all'Inter per tredici milioni di euro più la comproprietà di Andreolli. Da giocatore vinse praticamente di tutto: una Champions, un Mondiale per club, tre scudetti, due Coppe Italia, due Supercoppe Italiane. Nel 2010 la consacrazione arrivò con il memorabile Triplete proprio nel momento più difficile della sua carriera. Sì, perché il 6 gennaio di quell'anno in uno scontro fortuito con Pellissier al Bentegodi riportò la frattura dell'osso parietale: ricovero d'urgenza, intervento chirurgico e rientro in campo a tempo di record il 24 marzo col Livorno poi, nell'ordine, il primo gol all'Atalanta il 24 aprile e la maglia da titolare nella magica notte di Madrid. Successivamente si ridusse l'ingaggio, indossò la fascia da capitano e solo un grave infortunio al piede destro, seguito da tre operazioni, lo costrinse a rescindere il contratto e ritirarsi nel marzo 2014, dopo 169 presenze e tre reti.

Poi nel 2018 iniziò il suo secondo capitolo da allenatore delle giovanili, coronato nel maggio 2022 dal trionfo nel campionato Primavera e dalla valorizzazione di numerosi talenti, tra i quali Casadei e Fabbian. Altri quattro di loro, Aidoo, Berenbruch, Cocchi e De Pieri, hanno debuttato quest'anno in prima squadra che sarebbe potuta diventare sua nella primavera 2023 se Simone Inzaghi non si fosse risollevato a suon di risultati, fino a raggiungere la finale di Champions. E, a testimonianza di un legame indissolubile, ancora tre mesi fa il nome di Chivu era in cima alla lista in caso di nascita dell'Inter Under 23, lui che con i giovani sta cercando di salvare il Parma. Ecco perché dal fischio d'inizio tutto quello che è stato non conterà più: la sua mente è e sarà proiettata solo sui colori gialloblù.

Marco Bernardini

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