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Calcio dilettanti

Luca Estasi: «La soddisfazione più grande la crescita dei ragazzi»

Luca Estasi: «La soddisfazione più grande la crescita dei ragazzi»

di Remo Gandolfi

16 Aprile 2025, 03:01

Dopo un passato da eccellente attaccante (nelle giovanili del Modena faceva coppia in attacco con un “certo” Luca Toni) Luca Estasi ha deciso di sedersi in panchina scoprendo doti di leadership di assoluta eccellenza e raggiungendo non solo importanti risultati a livello di trofei e promozioni ma, come rimarca spesso lo stesso Luca nella nostra chiacchierata, contribuendo in maniera determinante alla crescita di tantissimi ragazzi a cui ha trasmesso non solo competenze tecniche ma passione e cultura del lavoro. ... e d’altronde con un papà come Claudio, figura tra le più amate e rispettate di tutta la storia del calcio dilettantistico parmense, non poteva essere diversamente.

1 L’allenatore più bravo avuto nella sua carriera di calciatore.

Mauro Melotti e Sauro Frutti allenatori nel settore giovanile professionistico del F.C. Modena che mi hanno insegnato valori fondamentali come la cultura del lavoro e il rispetto delle regole. Nei dilettanti Ivano Lanzi, allenatore in Promozione anno 94-95 per l’abilità nella gestione del gruppo e la capacità di valorizzare le qualità tecniche dei giocatori.

2 Quando ha iniziato a pensare di voler fare l’allenatore?

Negli ultimi anni di carriera ho intrapreso il ruolo di giocatore/allenatore nell’Audace in categoria e ho capito che quel ruolo di leader poteva fare per me non solo in campo ma anche un domani dalla panchina.

3 Qual è la sua “filosofia” di gioco.

Intensità e aggressività nelle due fasi di gioco con attacco alla verticale e alla profondità sfruttando al massimo le qualità tecniche del gruppo.

4 Quale considera sia il suo maggior pregio da allenatore.

Gestione del gruppo e personalità.

5 Su quale aspetto invece ha sempre fatto più fatica?

Riuscire a trasmettere la cultura del lavoro e la mia passione.

6 Lo schema tattico preferito e utilizzato maggiormente.

Considero il 4-3-3 un sistema di gioco molto duttile tatticamente e variabile in base alle caratteristiche dell’avversario e alla partita.

7 La partita più bella giocata da una delle sue squadre.

Ne ricordo una in particolare e con grande piacere: Terre Alte Berceto - Folgore Fornovo (3-1) finale play-off per salire in Prima categoria nella stagione sportiva 2021-2022. Partita giocata davanti a 600 persone.

8 La squadra più forte mai affrontata in carriera.

Ce ne sono tante ma una squadra che mi piaceva tantissimo era la Valtarese di Tino Setti nel 2022-2023 in Prima categoria che arrivò agli spareggi durante il mio primo anno a Marzolara.

9 Il calciatore avversario che più l’ha impressionata tra quelli incontrati in carriera.

È per me impossibile citarne solo uno! Sono almeno quattro quelli che meritano una citazione: Simone Pompini, Luca Montali, Marco Adorni Marco e Matteo Bernardini.

10 Il risultato più importante ottenuto finora (trofeo, salvezza, crescita calciatori ecc).

Per il sottoscritto un aspetto importante è sempre stato la valorizzazione di tanti giocatori, contribuendo alla loro crescita e allo sviluppo delle loro capacità. Sul campo devo dire che la vittoria al mio secondo anno da Mister del Dante Cavalieri nella categoria Allievi con l’Audace classe '87 e le vittorie nei campionati di Terza sempre con l’Audace, in Seconda con il Vicofertile e la promozione con il Terre Alte Berceto.

11 Nel suo passato di allenatore qual è stata la più grande soddisfazione.

La soddisfazione più grande è quella di far crescere e migliorare sotto l’aspetto tecnico e caratteriale tanti ragazzi che sono riusciti a passare dal settore giovanile alla categoria. ... e spesso nelle mia squadre.

12 Quale invece la sua più grande delusione.

Le delusioni fanno parte del gioco ed è fondamentale saperle accettare e contestualizzare. Sicuramente una delle più brucianti è stato lo spareggio perso ai play out di Prima Categoria con la Cervarese contro il Langhirano.

13 Chi è l’allenatore avversario più bravo che ha incontrato nella sua carriera di Mister?

Ci sono due mister che stimo davvero tantissimo: Tino Setti e Matteo Volpi per la competenza, le qualità tecniche e lo spessore umano.

14 C’è un aneddoto curioso o divertente che le viene in mente?

Gli aneddoti sono infiniti! Dalle telefonate a tarda notte con miei giocatori nei pre-partita o nei ritiri pre-gara con le reazioni più disparate! Ma ce n’è uno in particolare che ricordo volentieri: l’anno di Vicofertile concluso con la promozione in Prima categoria per una stagione intera il sottoscritto e un mio dirigente, Michele Schivazappa, a turno dovevamo ogni domenica svegliare e andare a “recuperare” il nostro Bomber con la speranza che decidesse di presentarsi! Era un fenomeno, faceva due/tre goal a partita ma era assolutamente inaffidabile! Addirittura una domenica durante il viaggio di una lunga trasferta si “riposò’” nel tragitto di andata dormendo sul pulmino in mezzo alle borse dei giocatori! ... Calcio di altri tempi!

15 L’allenatore del passato da lei preferito.

Carlo Mazzone.

16 L’allenatore del presente da lei preferito.

Carlo Ancelotti.

17 Ha qualche rimpianto nella sua carriera di allenatore?

Nessun rimpianto. Ho allenato e alleno al livello che le mie capacità mi hanno permesso di fare e ne sono assolutamente consapevole e al tempo stesso lusingato. Di sicuro mi sarebbe piaciuto avere l’opportunità di allenare i giovani di un settore giovanile di livello professionistico. Sarebbe stato un bellissimo modo per saggiare le mie capacità a questi livelli.

18 Qual è la dote principale che deve avere un allenatore?

Doti umane prima ancora che “tecniche”: passione, carisma, Personalità, cultura del lavoro.

19 Metta in ordine di importanza questi cinque aspetti: Comunicazione-Gestione del gruppo-Preparazione fisica-Tattica e Tecnica.

Gestione del gruppo, Comunicazione, Competenza tecnica, Preparazione fisica e Conoscenza tattica.

20 Infine la formazione ideale con i migliori calciatori allenati in carriera finora. (con schema tattico annesso)

Assetto Tattico 4-3-3

Portieri: Cervi Gino (Pinardi) - Difensori: Ferrari A. (Zaccarini) Ziveri(Scaffardi) Lottici (Gerali) Costantini (Cavazzini M.) - Centrocampisti: Zilocchi D.(Orlandi) Bussoni (Pioli) Tarasconi (Vascelli) - Attaccanti: Beatrizzotti (Cavazzini G.) Zanetti (Allodi) Marano(Compiani). Infine, aggiungo il mio motto, un autentico “mantra” per i miei ragazzi: "Vince solo chi crede di poter vincere..."

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