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Raffica di spaccate: presi di mira la torrefazione e il bar Minimum

Raffica di spaccate: presi di mira la torrefazione e il bar Minimum

di Luca Pelagatti

28 Aprile 2025, 03:01

«C'è la rabbia per il furto, è ovvio, e il fastidio per i danni che provocano. Ma c'è anche una grande amarezza sapendo che sono entrati nel tuo locale, che si sono aggirati tra le tue cose».

A sfogarsi con queste frasi è la titolare della torrefazione El Mejor Cafe' di piazzale Picelli che di quella amarezza ha una notevole esperienza: visto che i ladri le hanno fatto visita quattro volte in due mesi.

«E' una situazione sconcertante, ci si sente insicuri e non si vede una reazione da parte di coloro che dovrebbero proteggerci - , spiega smazzando espressi ai tanti clienti della domenica mattina. - E' una situazione inaccettabile», scandisce prima di iniziare a raccontare la serie di razzie.

Il primo colpo risale a un paio di mesi fa quando un uomo si è infilato, durante la notte, nell'esercizio spaccando la lastra su cui era attaccato il vecchio condizionatore e infilandosi poi all'interno.

«Dopo il furto abbiamo tolto la lastra e ripristinato i vetri della vecchia finestrella attraverso cui è passato per la seconda razzia, lasciando anche una evidente traccia delle impronte digitali. Di questa visita e di quelle che l'hanno seguite ci sono anche i video e si notano diversi dettagli: il primo è che il ladro è sempre lo stesso, il secondo che oramai pare andare a memoria. «Anche se alla fine non lasciamo più nulla, neppure le monetine. Per non invogliarlo a tornare». Una tentazione a cui non ha saputo resistere visto che tra gli ultimi due colpo sono passati pochi giorni. E non sono stati gli unici.

Il ladro, piccolo di statura, con un fisico assai minuto e decisamente agile, non è andato infatti solo nella torrefazione. Ma si è concesso anche una visita al bar dall'altra parte della piazza: il Minimun.

«Per entrare è riuscito a deformare una delle sbarre che protegge la finestra laterale – spiega uno dei baristi che, come tutti, è rimasto incredulo vedendo in quale spazio ridottissimo il ladro è riuscito ad infilarsi. «E' di corporatura molto esile, una persona normale non potrebbe passare».

Lui però riesce ad infilarsi e una volta dentro ha cercato le cose da rubare. Non trovando evidentemente contanti si è concentrato su bottiglie di vino pregiato e anche salumi di cui ha prelevato diversi pezzi. Ma con tutta quella refurtiva non poteva di certo ripassare nelle fessura di poco prima: e quindi è riuscito ad aprire una altra finestra, questa volta sulla parte frontale del bar, da dove è poi fuggito. «Nello scappare ha rotto delle bottiglie che abbiamo trovato a terra», spiega il barista che confrontando le immagini riprese nel suo locale con quelle della telecamera della torrefazione è certo che si tratti della stessa persona. Non è certo invece, anche se nella zona lo sospettano in molti, che il ladro abbia colpito anche nella strada davanti al locale dove è stato frantumato il vetro di una macchina parcheggiata.

«Ha lasciato una bella scia di guai», è il commento di uno dei residenti del quartiere. - Il problema è che nei video si vede anche in faccia. Possibile che non si riesca a fermare?».

Luca Pelagatti

© Riproduzione riservata

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