Tragedia di Mamiano
Un palloncino bianco a forma di cuore sventola al passare rapido di macchine e camion. È legato ben stretto ai cartelli stradali, insieme a due mazzi di fiori. Amici e compagni di classe hanno voluto ricordare così Anna Bazzali, la 16enne che lunedì verso le 19,30 ha perso la vita mentre era in sella alla sua moto, a Mamiano di Traversetolo: inutili i soccorsi, le manovre per rianimarla, l'impatto con il furgone è stato fatale. Secondo le prime ricostruzioni, la ragazza stava percorrendo la strada in direzione Langhirano, quando il conducente del furgone ha svoltato: lo scontro è stato violentissimo. Le esatte dinamiche sono ancora al vaglio dei carabinieri, che hanno effettuato i rilievi. Il conducente del furgone, ancora sotto choc, è stato sottoposto all'alcol test, che è risultato negativo. Nelle prossime ore, inoltre, verrà probabilmente disposta l'autopsia sul corpo della ragazza.
Ed è proprio lì, in quell'incrocio tra la Pedemontana e strada Magnani Rocca, che tanti hanno voluto renderle omaggio. Basta scostare di poco le rose chiare e le gerbere bianche, per vedere spuntare un biglietto scritto con l'inchiostro rosa: «Amico è bello, amico è tutto, amico è l'eternità. È quello che non passa mentre tutto va via», firmato: «I tuoi compagni di classe». Un messaggio che va oltre il tempo. Che attraversa il dolore con una promessa: «Per sempre la 3ªAA». Stretti tutti insieme, i suoi compagni del liceo artistico Toschi, al mattino davanti a scuola, tra ricordi e pianti disperati. Anche in classe: completamente vuota, lasciata nella penombra con la luce ancora spenta. Sul banco di Anna una sua foto sorridente, scelta proprio per questo dagli amici. Accanto, le pagine della Gazzetta di Parma che raccontano l'incidente, ma soprattutto il sorriso e la forza di Anna.
Si sono poi diretti a casa della mamma della 16enne, nel quartiere Montanara. Le porte spalancate a quei giovani che hanno vissuto con lei le ultime ore. Un metaforico ma potentissimo abbraccio ha avvolto il genitore pieno di dolore. Hanno ricordato Anna, «il suo sorriso, la sua ironia, la sua caparbietà». Hanno ricordato quel suo ultimo progetto, finito proprio nel pomeriggio di lunedì: un disegno 3d della chiesa di San Giovanni. Lo stesso progetto che aveva stupito i professori, che l'avevano elogiata e riempita di complimenti.
«Era una ragazza bravissima, amata da tutti: esemplare - ricorda la preside del liceo Toschi, Elisabetta Botti -Era un punto di riferimento per la classe, la ricorderemo come una ragazza straordinaria». Commosso anche il docente Lorenzo Pulcini: «Una persona molto caparbia, determinata, solare, anche i suoi compagni di classe l'hanno ricordata così - spiega il professore -: espansiva, esuberante, coinvolgente».
Gli amici e la classe di Anna sono andati insieme anche a Mamiano, proprio lungo quella strada, dove ancora si trovano alcuni pezzi della moto della studentessa, la sua amata Yamaha Mt 125. Diversi vetri, qualche pezzo di plastica, di metallo. In mezzo ai detriti, una lunga scia rosso scuro, che attraversa l'intera corsia. È ancora impregnata sulla strada e nessuno l'ha ripulita.
A portarle fiori e messaggi non ci sono solo gli amici di sempre. Nella mattinata di ieri qualcuno è tornato davanti a quel cartello: un ragazzo e una ragazza, gli stessi che hanno assistito alla drammatica scena e chiamato i soccorsi. «Abbiamo voluto portarle un omaggio - spiegano i due -: stavamo passando proprio di lì quando abbiamo sentito un rumore molto forte, abbiamo visto la moto a terra: abbiamo chiamato i soccorsi, ma non c'è stato nulla da fare».
Senza parole anche il sindaco di Traversetolo, Simone Dall'Orto: «Ho appreso la tragica notizia durante il consiglio comunale: una di quelle cose che ti fanno fermare il cuore dal dolore - dichiara -. La comunità tutta si stringe all'immenso dolore dei familiari». Una «vera tragedia, quello degli incidenti stradali tra giovani è un problema molto sentito, la Provincia ha molti progetti di prevenzione», commenta il presidente della Provincia, Alessandro Fadda, a margine dell'incontro svoltosi ieri nel palazzo della Provincia per presentare alcune iniziative volte a ridurre gli incidenti tra gli under 20.
Ancora incredule le compagne di squadra e le allenatrici di Anna, pallavolista dell'Energy volley under 18. Tutte le squadre della società, ieri, hanno osservato un minuto di silenzio. E mentre i palazzetti sono avvolti dalla quiete, qualcuno sente ancora Anna che ride: «Non la dimenticheremo mai».
Anna Pinazzi
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