Parma Calcio
Doppietta all'Olimpico in 46' alla prima partita da titolare in serie A. Se non è un predestinato, poco ci manca. Jacob Ondrejka, il primo svedese a realizzare una marcatura multipla nel massimo campionato italiano dai tempi di Zlatan Ibrahimovic (il 20 novembre 2021, tre anni e mezzo fa, in Fiorentina-Milan 4-3), sa segnare solo gol pesanti alle «big»: lo scorso 5 aprile aveva già impallinato di sinistro l'Inter al Tardini, fissando il risultato sul definitivo 2-2, lunedì sera in casa della Lazio, all'ottava presenza con la maglia del Parma, è riuscito a fare ancora meglio, senza minimamente accusare il debutto in un grande stadio.
Chivu, complice anche l'emergenza a centrocampo, ha deciso di schierarlo un po' a sorpresa dall'inizio in una posizione ibrida tra le linee e da mezzala per sfruttare le sue qualità negli ultimi venti metri e la capacità di vedere la porta. E Ondrejka, inserito nella Top 11 di giornata in A, non si è lasciato scappare l'occasione, gelando, da vero nordico, il pubblico di fede biancoceleste in apertura dei due tempi: al 3' il colpo da biliardo sull'assist di Valeri poi al pronti via della ripresa, favorito anche da un rimpallo, un destro angolato a giro di pregevole fattura. Due tiri, due gol in 71' prima dell'avvicendamento con Man (l'altro rovescio della medaglia) e del calo drastico che ha impedito alla squadra di conquistare tre punti insperati alla vigilia ma, tutto sommato, meritati.
A Roma, però, il Parma ha potuto ammirare il talento puro del «gioiello» scandinavo, classe 2002, costato sette milioni di euro in gennaio (un investimento di un certo rilievo) e ora salito in doppia cifra se si sommano i sette centri tra le fila dell'Anversa nella prima parte di stagione. Un giocatore creativo, come amò definirsi nel giorno della presentazione, bravo nella finalizzazione e abile nell'uno contro uno in fase offensiva: tutte caratteristiche messe in mostra in una delle serate finora più belle della sua carriera.
Ciò che, però, impressiona maggiormente è la mentalità del ragazzo che nel post partita, invece, di esaltarsi per la prima doppietta in Italia, non ha nascosto il proprio rammarico in merito al successo sfumato in extremis. «Sono infastidito per il pareggio perché eravamo avanti 2-0. Ci portiamo a casa il punto, ma non posso essere soddisfatto». E questo fa capire, più di ogni altro aspetto, la fame e la voglia di arrivare ad alti livelli.
In effetti, a Ondrejka, che si è ambientato in fretta, piace bruciare le tappe: promosso a 16 anni nella prima squadra del Landskrona, che all'epoca militava in Terza Divisione, già nella seconda apparizione durante la preparazione estiva, siglò la rete del pareggio nei minuti finali e si ripeté in campionato alla seconda partita da titolare, dopo appena tre minuti, in casa dell'Atvidabergs. Una scalata repentina che lo ha portato all'Elfsborg (sette gol e quattro assist nelle prime dodici giornate di Allsvenskan nel 2023) fino a toccare l'apice, a vent'anni compiuti da pochi mesi, il 12 gennaio 2023, coronando il sogno di qualsiasi giovane calciatore: esordio assoluto nella Nazionale maggiore e sigillo decisivo al 94' nel 2-1 rifilato dalla Svezia all'Islanda in amichevole.
E, allargando l'orizzonte agli acquisti nella sessione invernale di calciomercato, si scopre che il Parma con Ondrejka e Pellegrino, a bersaglio tre volte ciascuno, occupa il secondo posto a quota 6, assieme alla Juve, tra quelle che hanno ottenuto i maggiori benefici sottoporta dai rinforzi in corso d'opera: davanti c'è solo il Como in fuga a 13 (otto, però, sono di Diao, fermo ai box causa infortunio), di scena sabato al Tardini nella sfida tra neopromosse che hanno pescato i «jolly» al momento giusto.
Marco Bernardini
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