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Strade chiuse e deviazioni: l'«Étape» manda il traffico in tilt

Strade chiuse e deviazioni: l'«Étape» manda il traffico in tilt

05 Maggio 2025, 03:01

Un delirio. Anzi, un incubo. Gli sventurati che ieri mattina si sono messi al volante sono rimasti imbottigliati in città a causa delle numerose strade chiuse, che hanno trasformato per molte ore (decisamente troppe, sostengono i più inferociti) la viabilità di Parma in un vero e proprio girone infernale. Anche la mancanza di indicazioni precise da parte di chi presidiava le strade è stato un grosso problema. Numerosissime le telefonate al centralino della «Gazzetta» accompagnate da critiche velenose per protestare contro quello che, stando ai commenti meno volgari, è stato liquidato come «un delirio». Tanti i post negativi sulla pagina Facebook del quotidiano, a cui si aggiunge la polemica di Priamo Bocchi (FdI): «Per tutta la giornata ho raccolto lamentele di cittadini esasperati».

Commenti a parte, la realtà è quella descritta dai tanti parmigiani (e non solo) rimasti bloccati in auto per un tempo interminabile. Non tutti, la domenica mattina, si sono messi in macchina per diletto, e tra le «vittime» della gara ciclistica c'è anche chi è partito da via Sidoli alle 11.10 ed è riuscito a raggiungere l'ospedale Maggiore (dov'è ricoverato un parente) solo alle 12.30, dopo un'odissea tra mille deviazioni.

Quarantacinque minuti è invece il tempo che tanti automobilisti, imbottigliati lungo la tangenziale Sud (direzione Piacenza), hanno impiegato ieri tra le 11 e le 12 per percorrere i pochi chilometri che separano lo svincolo di via Traversetolo dall'uscita su via Montanara. Complice un piccolo tamponamento poco prima dello svincolo, le auto hanno formato un lungo serpentone immobile, che col passare dei minuti si allungava a causa di tutte quelle macchine che, pur di sfuggire alle strade chiuse in città, hanno provato a cercare una via di fuga in tangenziale. Mossa sbagliata: per tre quarti d'ora sono rimasti intrappolati nell'ingorgo che all'altezza della rotatoria del Campus, su via Langhirano, ha anche rallentato il passaggio di qualche ambulanza.

C'è poi chi racconta l'impossibilità di raggiungere l'Oltretorrente a causa della chiusura di ponte Italia da una parte e di viale Vittoria dall'altra. Risultato: auto parcheggiata in via Spezia e lunga scarpinata con le borse della spesa fino a casa. Altra nota dolente: diversi locali, soprattutto le pasticcerie in zona barriera Bixio, a causa dei blocchi erano irraggiungibili e molta merce, si lamentava qualche commerciante, è rimasta invenduta.

P.Dall.

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