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PRATO

Il killer delle escort aggredito in carcere con l'olio bollente. L'ipotesi dei complici

Nuovi indizi su possibili altre vittime del killer di Denisa

di Michele Giuntini (agenzia Ansa)

06 Giugno 2025, 18:48

L’aggressione in carcere a Vasile Frumuzache da parte di un cugino di una vittima, alcuni dubbi posti dalla sua confessione sull'omicidio di Denisa tanto da far ipotizzare la presenza di complici e la convinzione montante che potrebbero essere più di due le donne uccise, agitano l'inchiesta della procura di Prato sul killer delle prostitute.
Ci sarebbero indizi trovati nella perquisizione nella casa di Monsummano che fanno propendere per altre vittime. Elementi meno macroscopici della Bmw di Ana Maria Andrei - la prima vittima nell’estate 2024 - ma meritevoli di approfondimenti. Segnali che gli inquirenti di Prato mantengono sottotraccia e su cui si stanno facendo accertamenti. E’ presto per dire se porteranno a individuare nuove vittime, ma il rischio di essere in presenza di un omicida seriale è percepito in questa fase come molto alto fra magistrati e investigatori. Si punta a analizzare i casi di donne scomparse nelle zone frequentate da Frumuzache, sicuramente in Toscana ma la ricerca potrebbe estendersi anche in Sicilia dove abita parte della famiglia, in provincia di Trapani. La procura ha deciso di disporre l’esame di ben sette anni di traffico telefonico da e verso gli apparecchi di Frumuzache. Dai nominativi delle utenze potrebbero emergere nomi di vittime scomparse come è successo con la sim telefonica di Ana Maria Andrei, riattivata la sera del 15 maggio 2025 mentre stava per consumarsi il destino mortale di Denisa a Prato. Scheda decisiva, catturata dalla cella e trovata nei tabulati.

Gli inquirenti passano al vaglio le confessioni di Frumuzache per riscontrare lacune o omissioni. Nell’omicidio di Denisa non torna il suo racconto con l’assenza totale di sangue dalla camera del residence dove avevano avuto un rapporto sessuale a pagamento. Lui avrebbe detto di averla strangolata e decapitata nella stanza, ma non ci sono tracce di sangue né apparenti segni di pulitura, circostanza anomala per una decapitazione. Così sul delitto nel residence si affaccerebbe l’ipotesi di complici che potrebbero aver aiutato il killer nelle azioni di trasporto e soppressione del cadavere. Ci sarebbe un "vuoto" nella videosorveglianza che suggerisce questa possibilità di altri attori nel contesto.
Domani mattina udienza di convalida (ore 9,30) e interrogatorio col gip in carcere a Prato per Frumuzache. Si decide sul decreto di fermo della procura per omicidio e soppressione di cadavere. Il 32enne è rientrato in cella dall’ospedale dopo l’aggressione di stamani ad opera di un altro detenuto, un cugino di Ana Maria Andrei che gli ha tirato al volto olio bollente, causandogli ustioni fino al secondo grado. Sull'episodio in carcere la procura ha aperto un procedimento penale specifico: il procuratore Tescaroli aveva indicato di adottare la massima sorveglianza per la detenzione di Frumuzache, a rischio di vendetta, ma una protesta di romeni avrebbe convinto il personale penitenziario a spostarlo dalla sezione 'Protettì ad un altro reparto. Qui, senza nessun controllo, il cugino di Ana Maria ha potuto attaccarlo. Il 32enne è stato portato al pronto soccorso dell’ospedale dal 118 e curato, quindi è rientrato in cella. «L'autore» dell’aggressione, accusa Tescaroli, «ha potuto agire indisturbato senza alcun controllo, il fatto è di particolare gravità».

Su Ana Maria Andrei l’agosto 2024 ci furono ricerche a Montecatini dopo la denuncia di scomparsa ma la segnalazione restò classificata come «allontanamento volontario» e dopo non si è saputo più nulla fino alla confessione di Frumuzache. Ana Maria abitava a Montecatini nella periferia attraversata dall’autostrada A11 Firenze-Mare. I suoi resti erano in un canneto vicino al casolare dove il killer aveva nascosto sotto i rovi quello di Denisa. Per stabilire con certezza se i resti sono di Ana Maria serve il prelievo del dna e la comparazione con quello dei parenti, ci vorrà tempo. Domani a Pistoia ci sarà invece l’autopsia su Denisa. (ANSA).

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