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In una notte

Chioschi presi di mira dai ladri: danni e furti ai parchi Ferrari e del Dono: «Non si può andare avanti così»

Chioschi presi di mira dai ladri: danni e furti ai parchi Ferrari e del Dono: «Non si può andare avanti così»

di Mara Varoli

07 Giugno 2025, 03:01

«È ora di dire basta. Se continuiamo così passa la voglia di lavorare». Massimo Bigri è arrabbiato e soprattutto stanco: «Da quest'inverno è la quinta volta che i ladri danneggiano il mio chiosco per rubare. Non se ne può più».

Il «colpo» è stato messo a segno durante la notte proprio nel bar del Parco del Dono, in via Montebello: «Giovedì abbiamo fatto la festa con i bambini delle scuole - continua Massimo -. Poi stamattina quando sono arrivato a lavorare ho trovato due vetri rotti e la saracinesca completamente divelta: in pratica l'hanno fatta uscire dalle guide. Dal fondocassa hanno rubato 150 euro in monete: la cosa incredibile è che hanno preso i due euro e i 50 centesimi, ma hanno lasciato i 10 e i 20 centesimi. Più che quello che hanno rubato, come al solito sono i danni che preoccupano. Anche questa volta dovrò pagare mille euro al fabbro. Per il momento ho sistemato la saracinesca come potevo, così posso lavorare». Ma la rabbia di Massimo viene anche da qualcos'altro: «Chiedo da tanto che di notte vengano chiusi i cancelli del parco, ma nessuno mi ascolta - conclude Massimo -. Ci sono tre cancelli piccoli pedonali che regolarmente vengono chiusi alla sera, ma il cancello grande rimane aperto, per cui possono entrare persino con la macchina. Speriamo che il Comune metta la catena, perché a queste condizioni non si può più andare avanti».

Notte di furti anche al Parco Ferrari: «Hanno fatto la stessa cosa nel mio chiosco - sbotta Sonia Bernardi -. Hanno aperto in parte la porta e sono riusciti a prelevare la cassa: fortunatamente non lascio mai i soldi e hanno rubato solo 5 euro. Ma in due mesi è la seconda volta che succede. La prima hanno preso 400 euro più the e liquori e hanno buttato all'aria tutto. Sicuramente sono dei ragazzi non dei professionisti, che invece sarebbero riusciti a tagliare il lucchetto della porta. Il problema è che intorno c'è una siepe altissima, almeno due metri e mezzo. E da fuori non si vede quello che accade qui al chiosco. Se il Comune la tagliasse un po', mi sentirei più sicura».

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