IL CASO
Insicurezza, degrado, senso di abbandono. E la paura che così, Tabiano, non potrà mai rinascere. Nonostante ci si creda ancora e ci si impegni (vedi il lavoro fatto dalla pro loco e dal Consorzio AbiTabiano in questi anni, ndr) - per invertire la tendenza.
C’era una volta Tabiano Terme, con i suoi hotel, negozi e bar. Curandi che traboccavano alle Terme. I parchi, i vialetti, le aiuole curate e fiorite. Poi è arrivata la crisi del termalismo. Chiusi tanti hotel, spariti i negozi. Quindi sono arrivati i migranti. La «morte civile» ha preso il sopravvento, commenta qualcuno. E in questa situazione ogni piccola cosa lascia il segno.
Nell'ultimo periodo - sostengono gli abitanti - sono cresciuti gli episodi di piccola criminalità e vandalismo.
I profughi
Circa 113 quelli presenti a fronte di poche centinaia di residenti. Diversi hanno trovato un’occupazione. Molti altri no. E attorno agli ex hotel che li ospitano via vai sospetti. Si teme si tratti addirittura di spaccio. Le domande di curandi e turisti sul perché di un così alto numero presente in una piccola località e, in particolare, sullo stato di estrema trascuratezza di quelle strutture che li ospitano, sono sempre più frequenti. La sera, forse perché senza vigilanza, spesso sono costretti a intervenire in carabinieri per liti o altro.
La casa famiglia
Una decina gli ospiti. «C'è un adeguato controllo?» si chiedono i residenti, con il sospetto che alcuni fatti di microcriminalità e vandalismi siano legati a questa situazione.
Hotel chiusi, ma «aperti»
L'hotel Astro è il più famoso, ma non è il solo: diversi sono gli alberghi dismessi che ospitano illegalmente persone che lì hanno trovato casa. «Chi sono questi personaggi?», è la domanda che ci si pone in paese. E «cosa fanno nella vita?».
I bivacchi nei parchi
Parco dell’imbottigliamento, il verde a due passi dalle Terme. Nella parte alta è stato allestito, nel totale disprezzo di norme, un’autentica area bivacchi.
Vandalismi
Ultimi in ordine di tempo: la rottura della vetrina della pensilina alla fermata del bus in viale alle Terme, un palo di indicazione stradale, sul marciapiede a due passi dallo stabilimento completamente divelto. E non dimentichiamoci le varie scorribande nelle strutture chiuse.
La notte dei furti
Dalle bici rubate a Bargone al tentativo di aprire la portiera di un auto nel parcheggio di un hotel, con tanto di telecamere che hanno inquadrato tutta la scena, al furto di monetine all’interno di un auto di un albergatore.
Il cimitero delle bici
In piazza Verdi o nel parco Porcellini, vicino ad un cespuglio o in uno dei parcheggi delle Terme, sempre più spesso si trovano bici abbandonate, mezze smontate. C'è uno smercio di bici rubate?
Le testimonianze
«Sporcizia e maleducazione ovunque
Tutto questo chi può attirare?»
Domande tante, delusione ancor di più. E rabbia che sta crescendo. «Deluso e arrabbiato, ecco come mi sento», dichiara Davide Donati, da anni residente. «Innanzitutto i ragazzi ospitati alla casa famiglia sono totalmente senza controllo, i profughi in giro a bivaccare, c'è sporcizia e la maleducazione. Tutto questo chi può attirare? I tabianesi hanno sempre pensato al proprio orticello senza mai fare fronte comune. Mesi fa mi sono adoperato per pulire alcune zone del parco dove avevano buttato delle sedie, dopo aver fatto i loro pic-nic». «E’ sempre peggio, cambiano i personaggi, ma le cose non migliorano. Poi non capisco perché le cooperative che gestiscono le strutture se ne freghino di tutto», dice Andrea Marasi dell’hotel Moderna. Anche Roberta Fantoni, hotel Plaza, la pensa allo stesso modo: «La sicurezza sta diventando un problema, ci sono tanti profughi che lavorano, altri purtroppo no, in mezzo poi ci sono i ragazzi della casa famiglia che creano non pochi problemi. Poi non dimentichiamo l’ex albergo Astro, in totale stato di abbandono e occupato sempre da abusivi» . «Secondo me, con la nuova Pro loco tante cose sono migliorate, certo resta sempre un degrado ormai insopportabile in giro. Io, ad esempio, quando esco con i cani, sto cercando di pulire poco alla volta quel pezzo di parco vicino all’Astro. Se tutti facessimo qualcosa. ..». sottolinea Valeria Favali.
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