Calcio
La sua vocazione era il calcio sognato, giocato e guidato nel ruolo di allenatore. Con Umberto Pinardi il mondo del calcio perde uno dei campioni, fra più autorevoli, dello sport italiano. Unanimemente apprezzato come uomo, calciatore e professionista, Umberto Pinardi lascia un vuoto immenso nell’universo del calcio italiano.
Nato a San Martino Sinzano nel 1928, si è spento all’età di novantasette anni. La passione calcistica, ricorda il cugino Egisto Scarica, era fiorita fin da ragazzo a Milano, frequentando i circoli parrocchiali per poi passare nella società milanese Scarioni. Il talento di Umberto non tarda ad emergere e nell’immediato dopoguerra, nella stagione 1947-48 esordisce all’età di diciannove anni con la Gallaratese, che militava all’epoca nel campionato di serie B. Due anni dopo arriva il salto di qualità con il Como in serie A, con l’esordio a Genova, nel ruolo di terzino e centromediano, dal tiro infallibile da calcio piazzato e la capacità di «marcare a uomo». Dopo essersi segnalato come giocatore affidabile e dal temperamento forte, il suo talento calcistico confluisce nella «Vecchia Signora» con cui disputerà dodici incontri nella massima categoria, fermato solo da un doloroso infortunio che condizionerà la prosecuzione della sua carriera professionistica.
In serie A Umberto Pinardi disputerà duecentoquattordici incontri con ben sedici centri, ma conservando per il resto della vita il rammarico di quell’infortunio patito a Torino. Nella sua carriera ha vinto 82 partite, segnando anche un piccolo record: a distanza di anni, infatti, risulta ancora l’ex giocatore più longevo dell’Udinese. La carriera calcistica di Umberto Pinardi, dopo l’Udinese, con la vittoria in serie B nella stagione 1955-56, proseguirà nella Lazio e chiuderà la carriera in serie B con il Como.
Conclusa l’esperienza da calciatore, la passione lo porta a proseguire l’avventura sportiva come allenatore. L’esordio è con la Massese in serie D, per poi passare al Pisa in C e, quindi, all’Udinese. Nella stagione 1969-70 è alla guida della Ternana, nel campionato di serie B, e poi alla Massese.
Il suo talento come allenatore è notato dai dirigenti del Palermo che gli permette di approdare in serie A con la squadra neopromossa nella massima categoria. Dopo l’esperienza in A, che rappresenta anche il massimo risultato raggiunto come allenatore, Umberto Pinardi guiderà squadre di serie B di alto lignaggio, come il Brescia, la Spal, il Modena, ma anche il Taranto e Canavese. Nella stagione con il Brescia, il suo nome è associato a quello di Evaristo Beccalossi, che fece esordire nel campionato 1972-73.
Nella sua lunga carriera di calciatore e allenatore, che lo vide protagonista per oltre 26 anni, Umberto Pinardi aggiunge il suo nome ai campioni del calcio e dello sport, ricordato dal successo ottenuto in serie B con l’Udinese con la vittoria del campionato italiano nella stagione 1955-56.
Valentino Straser
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