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Fontanellato

«Questa casa è troppo “stretta” per un ragazzo in carrozzina»

«Questa casa è troppo “stretta” per un ragazzo in carrozzina»

di Silvio Marvisi

24 Giugno 2025, 08:43

Fontanellato Spesso si pensa che sia meglio rimediare a disagio e abbandono in terre lontane mentre casi delicati ci sono anche qui. Una storia di «abbandono» coinvolge una famiglia con un ragazzo disabile dalla nascita; ora la madre chiede uno spazio più dignitoso ma non ci sono molte possibilità. Al momento del parto, a Matilde Devincenzo si verificano complicazioni così le viene praticato un parto cesareo ma qualcosa non va per il verso giusto. Il bambino rimane parzialmente paralizzato così, all’età di otto mesi, viene portato al centro di riabilitazione Cardinal Ferrari per l’assistenza del caso. La mamma si trasferisce nel 2011 ma è una vita «diversa» da quella degli altri, in cui non si ha mai pace, lavorare è difficile se non impossibile così come dormire e avere relazioni.

All’inizio affitta un appartamento, il compagno lavora in zona ma accudire un bambino come quello è molto difficile, ha subito diversi interventi chirurgici e diversi ulteriori ricoveri per diversi problemi. Alcuni anni fa, quello che è ora un ragazzo, viene operato all’ospedale Gaslini per correggere la postura, all’incirca nello stesso periodo ottiene una casa sociale. Ci sono problemi di umidità così l’ex sindaco riesce ad aiutare la famiglia trovando un’altra soluzione. Otto anni fa Matilde ottiene un appartamento in una casa piena di verde e di luce, un piccolo paradiso che riempie di gioia e di vita. Oggi il figlio ha ormai 14 anni, è alto e quella casa è diventata troppo piccola, senza lo spazio necessario per una doccia che possa accogliere la carrozzina e con un gradino di rinforzo perché la struttura non avrebbe retto. Muovere quel ragazzo è un problema serio, c’è il sollevatore ma gli spazi non ne permettono l’utilizzo, semplicemente non ci sta. Anche nel corso dell’intervista, quando il figlio si vuole spostare fa qualche cenno, così lei fatica, suda, lo solleva di peso ma è ormai più grande di lei. Servono alcuni minuti. Fino a quando riuscirà a compiere manovre simili? L’altro problema è l’ascensore, vetusto, non adeguato, tanto che giorni fa sono intervenuti i vigili del fuoco.

«Abbiamo messo il condizionatore a nostre spese - afferma Matilde - devo fargli spesso dei massaggi per farlo stare calmo. Stando sulla carrozzina, specie ora che inizia a fare caldo, suda tanto e bisognerebbe lavarlo una o due volte al giorno ma non ci si riesce più. Serve più spazio, io starei in questo posto ma non è più possibile. La carrozzina non passa per le scale e nemmeno per le porte: è avvilente. Non è possibile farlo rimanere rinchiuso tutto il tempo, ogni tanto lo portiamo fuori ma ogni piccolo spostamento è difficile e complesso».

In un’ipotetica lettera a Babbo Natale vorrebbe un appartamento a piano terra, in grado di accogliere la carrozzina. Vorrebbe anche qualche terapia in più, magari portarlo all’estero ma una nuova sistemazione sarebbe già un buon cambiamento.

Il sindaco: «Immobili gestiti da Acer»
«Purtroppo non abbiamo case a piano terra»
«L’amministrazione - afferma il sindaco Luigi Spinazzi - presta grande attenzione ai servizi sociali, non da oggi, è sempre stata vicina alla famiglia visto il problema chiaro ed evidente, abbiamo sempre concesso quanto possibile anche in base alle normative. Riguardo a quell’abitazione si tratta di un immobile comunale dato in gestione ad Acer che ne garantisce la manutenzione. So che è stato fatto un intervento e l’ascensore è tornato funzionante. Fra Erp e Ers il comune di Fontanellato ha 102 immobili che vengono concessi in base alle fasce di reddito e quanto dettato dalle norme. Si tratta di edifici costruiti anni e fa, per fortuna che ci sono ma ne servirebbero anche di nuovi e più attinenti alle normative».
«Se avessi un immobile disponibile oggi - conclude Spinazzi - a pian terreno con i requisiti lo darei subito e senza problemi ma non è disponibile, purtroppo viste anche le numerose richieste per gli alloggi pubblici».

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