×
×
☰ MENU

Dopo le polemiche sugli alberi da abbattere

Nuova ciclabile di via Spezia, il Comune ritira la delibera

Nuova ciclabile di via Spezia, il Comune ritira la delibera

28 Giugno 2025, 03:01

Il progetto per la pista ciclabile tra Parma e Collecchio dovrà attendere. Il Comune, infatti, ha deciso di «ritirare dall'ordine del giorno del consiglio comunale di lunedì la delibera relativa all'ammodernamento della SS62 di via La Spezia tra Collecchio e Parma», annuncia in una nota l'amministrazione. Accogliendo, così, anche le richieste e le preoccupazioni che nelle ultime ore erano state esternate dall'Alleanza verdi sinistra e da diverse associazioni ambientaliste del territorio, che si erano espresse in difesa dei 96 platani che, secondo il progetto di Anas, dovrebbero essere abbattuti per costruire il guard-rail (per salvare gli automobilisti la struttura deve avere lo spazio necessario per piegarsi in caso di incidente).

Nel pomeriggio di ieri, sono state tante le realtà che si sono attivate per difendere il verde, proponendo anche «soluzioni progettuali alternative». «Non è scritto da nessuna parte, che il collegamento ciclabile debba per forza essere adiacente alla statale, con tutto quello che ne consegue tra l’altro in termini di sicurezza e della qualità dell’aria respirata dai ciclisti: ci sono tracciati alternativi migliori», avevano fatto notare Nicola Dall’Olio e Sara Fallini, coportavoce di Europa Verde Parma e Roberto Ranalli, coordinatore provinciale di Sinistra italiana.

E oltre una decina di associazioni (tra cui Legambiente Parma, Wwf Parma, Associazione donne ambientaliste, Parma sostenibile, Società parmense di Scienze naturali, Enpa, Parma etica, Sodales Parma, Manifattura urbana, Fiab Parma Bicinsieme e Kilometroverde Parma), avevano chiesto un incontro con l'assessorato di riferimento: «Chiediamo ai sindaci Guerra di Parma e Galli di Collecchio di fermare l’iter in corso, stralciare le delibere dai consigli comunali e rivalutare da zero il progetto - era la richiesta comune - e un incontro con l'assessore di riferimento».

Richieste, quelle di Avs e associazioni ambientaliste, che la Giunta Guerra ha deciso di recepire. «Avevamo già raggiunto risultati significativi nel confronto con Anas - afferma l'assessore Gianluca Borghi- con la riduzione a 12 dei platani da abbattere nel Comune di Parma per i lavori di ristrutturazione, risultati però per noi non ancora sufficienti, stante la previsione complessiva dell'abbattimento di quasi 100 alberi in tutta la tratta interessata dai lavori, tra Parma e Collecchio: alberi monumentali che sono parte imprescindibile del nostro patrimonio storico e paesaggistico».

L'impegno è questo: «Chiederemo quindi a Regione ed Anas di rinviare la prevista Conferenza dei servizi di luglio - fa sapere l'assessore -, così da poter ulteriormente approfondire ogni aspetto relativo alla sostenibilità del futuro tratto urbano della SS62, senza ovviamente tralasciare i fondamentali aspetti legati alla sicurezza di questa fondamentale arteria stradale che riteniamo prioritario riqualificare».

Come auspicato da «Avs» e dalle associazioni ambientaliste il progetto verrà quindi rivisto: «Utilizzeremo al meglio questo supplemento di istruttoria - assicura ancora Borghi - per modificare il progetto, che dovrà essere rivisto alla luce delle osservazioni del Comune di Parma e della sua Amministrazione».

Si tratta di un progetto che, come fanno notare alcuni in Municipio, viene da lontano e che è sempre stata una priorità per l'amministrazione collecchiese, più che per Parma.

Proprio da Collecchio il sindaco Maristella Galli fa sapere: «L’Amministrazione comunale di Collecchio sta lavorando da alcuni anni al progetto di Anas sull’ammodernamento della SS62 che collega il nostro capoluogo alla città. Riteniamo quindi utile esprimere alcune considerazioni all’interno del dibattito che si è sviluppato in questi giorni».

Riportando le sfide del progetto: «Tra i nostri obiettivi la sicurezza. Grazie ai “golfi di fermata”, per gli autobus di linea, si tutelano i viaggiatori che scendono e salgono dai bus. Grazie alla realizzazione di rotatorie - prosegue la prima cittadina di Collecchio - si metteranno in sicurezza le intersezioni che permetteranno uno scorrimento più fluido del traffico essendo tutti gli ingressi e le uscite in un unico senso di marcia; ciò potrà anche meglio tutelare gli automobilisti che troppo spesso sono vittime di incidenti causati dalla velocità».

L’ approvazione del progetto «è necessaria per poter attingere e non perdere i finanziamenti statali per il miglioramento della sicurezza stradale del tratto - fa notare Galli -. Durante i numerosi incontri con Anas si sono ottenute notevoli migliorie ma il dibattito non si concluderà in questa fase e l’amministrazione comunale di Collecchio continuerà a perseguire il costante miglioramento del progetto per rispondere alle esigenze dell’utenza, della cittadinanza, delle attività economiche e alla fruibilità, senza dimenticare la sostenibilità ambientale che ci ha portato a ridurre sensibilmente il numero di platani da abbattere».

Maristella Galli poi ritiene opportuno precisare che «i platani corrono sul lato sinistro della Statale andando verso Parma mentre la ciclabile si snoderebbe sul lato destro della Statale sul vecchio tracciato del tram di inizio secolo. La pista ciclabile, pensata per un’utenza casa-lavoro e non come via cicloturistica, sarebbe quindi posizionata sul lato opposto rispetto al filare di platani e, in alcuni tratti, grazie all’intervento dell’Amministrazione, correrà all’interno rispetto al sedime stradale». Essa è quindi «ininfluente sul numero delle alberature da abbattere - spiega ancora Galli -. Occorre ricordare che lo stesso Codice della strada prevede la realizzazione di piste ciclabili adiacenti alle strade di nuova costruzione e sono fortemente consigliate nell’adeguamento e ammodernamento delle strade già esistenti».

Lungo il percorso interno della futura ciclabile, il sindaco di Collecchio spiega che «il progetto prevede una ripiantumazione delle alberature, di cui si prevede l’abbattimento per poter realizzare le rotonde e i golfi di fermata, in numero sensibilmente maggiore all’attuale. Tuttavia l’amministrazione di Collecchio che, negli ultimi anni, ha favorito la messa a dimora sul proprio territorio, di più di 20mila piante tra pubblico e privato, è sensibile alle preoccupazioni dei cittadini e delle associazioni ambientaliste - assicura Galli - e continuerà a proporre soluzioni che possano contemperare le necessità di ammodernamento di un’arteria vitale per la nostra provincia con la fondamentale esigenza di rispetto dell’ambiente e del nostro patrimonio naturale».

© Riproduzione riservata

CRONACA DI PARMA

GUSTO

GOSSIP

ANIMALI