Ztl
Giro di vite sui permessi per il centro storico ai commercianti. Anche se a Infomobility parlano piuttosto di una «transizione digitale» nella gestione delle aree sosta che avrebbe evidenziato «situazioni che richiedono un approfondimento».
Fatto sta che vari commercianti si sono visti recapitare negli ultimi giorni messaggi che avvertono, in alcuni casi, della limitazione dei permessi ad una sola persona per esercizio commerciale, a partire da luglio.
È il caso, ad esempio, della polleria rosticceria Otello di piazza Ghiaia, gestita da 40 anni da Davide Mattioli e suo figlio Luca.
«Non solo il permesso è passato da 430 a 500 euro, e solo nelle righe blu, non anche nelle righe bianco/blu come in precedenza in alcune fasce orarie. Ma ci viene concesso un solo permesso. Il negozio apre alle 4,30, dobbiamo turnarci e facciamo molte consegne a domicilio, dividendoci fra il bancone e i giri di consegna. Come è possibile che solo uno di noi abbia il permesso di sosta? Così non si può lavorare - dice Luca Mattioli -. Si parla tanto di agevolare il commercio in città, è questo il modo?». La possibilità di cambio targa (ossia poter temporaneamente concedere il permesso all'auto del titolare che non l'ha ottenuto), prospettato da Infomobility ai due esercenti, come pure quella di utilizzare permessi di carico/scarico merce, non risolve il problema, continua Luca Mattioli: «La verità è che con un solo permesso è impossibile gestire l'azienda. E il prossimo passo potrebbe essere lasciare il centro storico».
Del problema si stanno facendo carico anche le associazioni di categoria.
Claudio Franchini, direttore Ascom Parma, ricorda «le mutate caratteristiche della clientela, specie dopo la pandemia, così come le diverse modalità di acquisto adottate dal consumatore. Sempre più clienti richiedono servizi a domicilio, anche da parte di quelle attività che tradizionalmente non effettuavano consegne. Inoltre, la clientela sta progressivamente invecchiando, e cresce anche la concorrenza dell’e-commerce, che impone ai negozi di vicinato di adattarsi e offrire servizi sempre più flessibili».
Franchini chiede quindi «una maggiore disponibilità di permessi per l’accesso alla ZTL, anche all’interno della stessa azienda. Alcune deroghe sono già state concesse, ma auspichiamo che questa disponibilità possa essere raddoppiata, per consentire ai negozianti di garantire continuità di servizio anche, ad esempio, nei periodi di ferie o in caso di assenza temporanea di un collaboratore. Non possiamo permettere che l’attività di un esercizio sia vincolata alla disponibilità di un solo permesso. Ascom Parma continuerà a farsi portavoce delle istanze dei commercianti – conclude Franchini – affinché siano messe in campo soluzioni adeguate a rendere le nostre attività competitive, soprattutto in un contesto economico difficile come quello attuale».
Marco Mazzini, responsabile del personale e dell'area sosta di Infomobility, spiega che la concessione di più permessi (fino a cinque) è prioritaria per le attività (con uno specifico codice Ateco) che vedono come «predominante o univoca» la consegna al cliente.
La transizione digitale nella gestione dei permessi «ha evidenziato che godevano di permessi plurimi attività senza questo codice Ateco, e che ne usufruivano in deroga. Comunque, il mandato che abbiamo dall'amministrazione comunale - aggiunge Mazzini - è di risolvere i problemi sempre nell'ottica di agevolare il commercio. Siamo in costante contatto con le associazioni di categoria per trovare soluzioni».
La soluzione temporanea, preannuncia ancora Mazzini, sarà prorogare i permessi plurimi fino a fine anno per poi «fare valutazioni per trovare un equilibrio con la nuova normativa sulle ZTL».
Nel frattempo, si sta lavorando anche, conclude Mazzini, «per rendere più agile e veloce il passaggio, su app o sul sito web, dei permessi da una targa all'altra di titolari o dipendenti, pur sempre fra automezzi con targhe certificate».
r.c.
© Riproduzione riservata
Contenuto sponsorizzato da BCC Rivarolo Mantovano
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata