Aveva 82 anni
Un maestro dietro e fuori dal bancone. Un signore dei salumi della nostra terra. E una persona attenta al prossimo, sempre così generosa di consigli. Claudio Melli è scomparso, per tanti parmigiani un punto di riferimento della Salumeria Garibaldi.
Nato il 12 gennaio 1943, figlio unico e rimasto orfano di madre, suo padre Aldo lo ha mandato in collegio a Fontanellato. Appena terminati gli studi, Claudio Melli è andato subito a lavorare, per imparare il mestiere che poi lo avrebbe accompagnato per tutta la vita. Così ha iniziato giovanissimo a fare il bottegaio in un negozio di alimentari. I primi passi di una vera passione, che lo hanno portato anche a Milano, dove ha lavorato in una vecchia gastronomia di Porta Romana.
Poi a 20 anni, la svolta, quando è entrato nella squadra della Salumeria Garibaldi, grazie all'allora titolare Piero Cavatorta nel primo negozio di via Borghesi. Una squadra che si è subito distinta per la qualità dei prodotti, tant'è che di lì a poco è stato aperto il grande negozio in via Garibaldi, che in seguito è stato rilevato proprio da Claudio Melli con altri quattro soci. Da lì, l'apertura del secondo punto vendita in via Gramsci con il self service e poi in via Farini con le Specialità di Parma.
«Claudio Melli è stato uno dei più bravi salumieri di Parma - ricorda commosso Vincenzo Salvadori, uno dei titolari della Salumeria Garibaldi -. Bravo per le sue capacità tecniche e per le sue capacità di coinvolgere i clienti, con i quali sapeva costruire rapporti anche di amicizia. Claudio aveva un'empatia particolare, anche con i suoi clienti. E poi, la sua gentilezza: era inconfondibile e nessuno la può dimenticare. Una persona sempre serena, che sapeva consigliare i prodotti. E Claudio era esperto di molte specialità del territorio e di fuori regione. Fare il salumiere era proprio il suo mestiere e riusciva ad accontentare tutti. Tantissime signore che venivano alla Garibaldi volevano farsi servire solo da Claudio. Era davvero una persona bella e onesta». Così aggiunge ancora Salvadori: «Eravamo soci negli anni 2000 e io ero giovanissimo: per tutti è stato un maestro. Tanti commessi sono cresciuti grazie al suo saper fare, ai suoi insegnamenti e alla sua pazienza. Con i salumi era un artista. Ed è stato uno dei primi a Parma a fare le mostre in vetrina con i prodotti alimentari. Cercava prodotti particolari e aveva scoperto una altissima gastronomia, per cui è stato fra i soci che hanno elevato la Garibaldi. Adesso che è scomparso, abbiamo perso un amico, un mentore, un socio e una brava persona, che sapeva aiutare il prossimo. È sempre riuscito a trasmettere la passione per il mestiere».
Lavorare in negozio, per Claudio Melli era la vita, il suo divertimento. Curava ogni particolare, la composizione del banco, la ricerca dei salumi e dei formaggi di qualità e la preparazione dei piatti. Soprattutto, Claudio era un signore dell'accoglienza, per la devozione al cliente: li conosceva tutti per nome e non dimenticava i gusti di nessuno. Dopo la Garibaldi, ha lavorato anche alle Sorelle Picchi e di nuovo alle Specialità di Parma, fino alla pensione, che non ha cancellato la sua curiosità per i prodotti ricercati e il piacere di vedere nascere nuove attività nel territorio. Esperto e appassionato della cucina parmigiana, Claudio Melli era bravo anche ai fornelli e spesso gli capitava di indossare il grembiule per preparare deliziosi piatti alla sua adorata famiglia.
Si era sposato il 9 luglio del 1983 con Anna, scomparsa tre anni fa. In quella stessa chiesa dove domani ci sarà il funerale, quella dello Spirito Santo, nel quartiere Montebello, dove ha vissuto con lei e l'amatissima figlia Giovanna. In questi ultimi tempi, soffriva molto la mancanza della moglie, anche se si teneva tutto dentro e cercava comunque di rimanere sereno. «Era il papà più bravo del mondo, allegro, buono - confida la figlia Giovanna -. Aveva una mentalità aperta e vedeva dove gli altri non arrivavano. Un papà che mi ha ascoltato e che mi ha dato buoni consigli: mi ha sempre supportato e nei momenti difficili era capace di tirarti su il morale». Inseparabile dalla moglie Anna che lo ha curato fino al giorno dell'addio e con la quale aveva un'intesa profonda, Claudio Melli era molto affezionato ai cugini, adorava i bambini, il calcio, il tennis, il suo Parma e la sua città.
I funerali si terranno domani alle 8.30 partendo dall’Ospedale Maggiore di Parma per la chiesa dello Spirito Santo.
A Giovanna, per lungo tempo nostra apprezzata collaboratrice, e ai familiari l'abbraccio di tutta la Gazzetta di Parma.
Mara Varoli
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