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Tornolo

Dall'Argentina alla ricerca delle proprie radici

Dall'Argentina alla ricerca delle proprie radici

di Rachele Camisa

23 Luglio 2025, 09:17

Tornolo Un viaggio lungo quasi due secoli, iniziato nella seconda metà dell’Ottocento e approdato in questi giorni a Casale nel comune di Tornolo. Oscar Alarcón Mantegari, discendente di una famiglia partita da questo piccolo borgo montano per cercare fortuna in Argentina, è tornato nel paese d’origine dei suoi avi per ricostruire, tassello dopo tassello, la storia della sua famiglia.

Un legame profondo con le radici italiane, quello di Oscar, che quindici anni fa fece il suo primo viaggio a Casale insieme alla moglie, da giovani sposi.

Da quel momento nacque in lui il desiderio di ricomporre l’albero genealogico dei Mantegari, partiti da Casale alla volta dell’America del Sud nel pieno dell’ondata migratoria che tra il 1870 e il 1929 portò milioni di italiani oltre oceano.

Oscar è tornato a Casale con la moglie Gilcinete e il figlio Valentin, per far conoscere anche a lui le radici della famiglia.

«Sono molto entusiasta – ha dichiarato – volevo ritrovare la mia terra d’origine, ricordare da dove tutto ebbe inizio. Quindici anni fa eravamo solo io e mia moglie, oggi siamo tornati con nostro figlio, affinché possa conoscere le nostre origini, chi rimane della nostra famiglia e l’emigrazione parmigiana a Buenos Aires».

Ad accoglierlo a Casale il sindaco Renzo Lusardi, il presidente della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo Matteo Daffadà, Corrado Truffelli e Romeo Broglia, che fa parte della Consulta. Truffelli e Broglia sono stati fin da subito i protagonisti nella ricostruzione storica portata avanti da Oscar.

«Lo sforzo di Oscar – ha sottolineato Truffelli – è un contributo prezioso alla memoria dell’emigrazione italiana. Il suo manoscritto costruito da testimonianze e antichi documenti, rappresenta un tassello importante della storia comune tra Italia e Argentina».

Il sindaco ha donato alcune pubblicazioni e il gagliardetto del Comune: «È motivo di grande orgoglio vedere che una bella storia di emigrazione porti il segno di uno dei nostri concittadini. Il profondo legame verso la sua terra d’origine è davvero intenso e rappresenta un esempio ricco di insegnamenti».

Daffadà ha aggiunto: «È un altro incontro importante con un nostro emiliano romagnolo. A testimonianza di come il legame con chi è nostro ambasciatore nel mondo non si spezza mai. C’è sempre più voglia di Italia, di Emilia-Romagna da parte di chi è partito. E noi siamo a loro disposizione per continuare un rapporto che rappresenta una ricchezza inestimabile».

Oscar Mantegari ha infatti raccolto le sue ricerche in un libro dal titolo «L’Albero della Famiglia», in cui ripercorre la storia dei Mantegari, a partire dal bisnonno Bartolomeo, nato a Casale nel 1835 e primo a emigrare in Argentina. Bartolomeo, fabbricante di cesti in Italia, si stabilì nella cittadina di Ayacucho, dove nel 1867 sposò Julia Borelli. Nel 1899 fondò a Rauch la “Casa Mantegari”, divenuta presto un importante commercio di pelli e lana, attività proseguita poi dai suoi discendenti. La ricerca di Oscar si è svolta tra archivi argentini e italiani, fino al ritrovamento dell’atto di nascita di Bartolomeo, grazie anche al supporto dell’instancabile Corrado Truffelli, perno di tante ricostruzioni.

Quella dei Mantegari è una delle tante storie di emigrazione che hanno segnato la storia d’Italia e dell’Emilia, e il ritorno di Oscar a Casale rappresenta oggi un ponte tra passato e futuro, tra identità e memoria. «Mi definisco italiano, argentino e anche brasiliano – ha affermato Oscar Mantegari – e voglio continuare a mantenere vivi i rapporti con la mia terra d’origine». Una visita per rinnovare un legame culturale tra chi è partito e chi è rimasto, tra le radici di ieri e le storie di oggi.

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