NOCETO
Se con un mister, un allenatore di pallone si parla di formazione, inevitabilmente si pensa a moduli come il 4-4-2 o 4-3-3.
Ma nel caso di Davide Biondo e dei «suoi» ragazzi del Fraore Noceto, la «formazione» è più da intendersi come contributo e stimolo alla crescita evolutiva del gruppo, attraverso l’insegnamento dei concetti base del gioco del calcio, ma anche di quelli di natura morale e sociale.
Biondo, che è stato promosso ad allenatore della categoria Juniores Regionali, lascia dopo cinque stagioni un’équipe di amici, classe 2010, che ha incontrato quando erano bambini: «Ricordo quando li aiutavo ad allacciarsi le scarpe, ad asciugare i capelli dopo la doccia; ora li lascio ragazzini, trasformati nella voce, nel fisico e con delle acconciature che guai a sfiorargliele».
E dal punto di vista calcistico? «Il mio obiettivo – ha continuato il mister classe ‘82 in possesso patentino Uefa B - è sempre stato quello di insegnare loro più ruoli in modo da potersi adattare alle esigenze dei futuri allenatori. Resteranno sempre un pezzo del mio cuore, ricorderò con affetto ogni abbraccio a ogni rete segnata e auguro loro di divertirsi e calcare i campi più prestigiosi, dalla Serie A in su».
Pietro Furlotti
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