Borgo San Donnino
I ragazzi del settore giovanile della Borgo San Donnino Calcio sono stati respinti all'ingresso del campo Ballotta e non hanno potuto effettuare il primo allenamento della stagione. Per loro i cancelli sono rimasti chiusi. Il gestore si è rifiutato di farli entrare. E così, ieri mattina, i giovani atleti - anche se si erano presentati puntuali alla ripresa degli allenamenti dopo la pausa estiva - hanno dovuto tornarsene a casa. Con i genitori increduli di fronte all’accaduto.
Sulla vicenda è subito intervenuto Daniele Aiello, consigliere comunale di Fratelli d'Italia.
«I ragazzi del settore giovanile della società calcistica - ha affermato - si sono trovati nell’impossibilità di accedere al campo sportivo Ballotta, dove era previsto il regolare allenamento. Secondo quanto emerso, la responsabilità sarebbe riconducibile a una mancata comunicazione da parte della società nei confronti di Sogis, che gestisce l’impianto. È importante però ribadire che, a prescindere dalle responsabilità organizzative, non possono essere i giovani a subire le conseguenze di errori gestionali o amministrativi».
«Tanti ragazzi - ha proseguito - si sono trovati, di fatto privati di un momento fondamentale di sport, crescita e socialità. Lo sport giovanile deve restare un diritto da garantire sempre e comunque: le eventuali controversie tra società sportiva, società che gestisce gli impianti e Comune, devono essere risolte con senso di responsabilità, senza mai scaricare i disagi su chi non ha alcuna colpa. Ci auguriamo che non si ripeta più una cosa simile».
Da parte sua, la Borgo San Donnino Calcio ha così replicato: «Quanto accaduto ai nostri ragazzi, impossibilitati a svolgere l’allenamento programmato, è stato causato esclusivamente da una nostra mancata comunicazione interna. Non vi è alcuna responsabilità da parte del Comune di Fidenza né di Sogis, gestore degli impianti. La responsabilità è tutta della società, che si scusa sinceramente con i propri atleti e con le famiglie. Riteniamo però doveroso sottolineare un altro aspetto: lo sport giovanile merita rispetto e non può essere trascinato nel dibattito politico. L’episodio non ha avuto conseguenze gravi e stiamo già provvedendo a riprogrammare correttamente le attività. Nei prossimi giorni sarà comunicato un nuovo calendario, così che gli allenamenti possano riprendere in piena serenità. Il nostro impegno rimane quello di tutelare i giovani e garantire loro il diritto di vivere lo sport come momento di crescita personale e di squadra, senza che episodi simili possano più interferire».
r.c.
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