maltempo
Come un piccolo tifone tropicale, la tempesta è arrivata all’improvviso dal mare, prima del sorgere del sole, e ha investito le spiagge e gli stabilimenti di Milano Marittima. Ha portato via lettini, ombrelloni, tende e coperture. Poi si è accanita sugli alberi della pineta e dei viali nella zona residenziale della località turistica, abbattendo almeno 265 piante e quindi si è spostata verso sud, seguendo la costa, prima su Cesenatico e poi su Rimini e dintorni, dove le strade sono diventati corsi d’acqua.
Grandine, pioggia e vento con raffiche oltre i centoventi chilometri all’ora: è durata circa un’ora la supercella marittima nata dall’Adriatico bollente e ha creato diversi danni. In particolare alle auto, distrutte dai pini marittimi crollati, ma anche con gli allagamenti a case e cantine. A Bellaria Igea Marina un autobus è rimasto bloccato in un sottopassaggio, non c'erano persone all’interno. Rami sui binari hanno provocato l’interruzione della linea Rimini-Ravenna, e da un treno bloccato sono stati evacuati in 23. La circolazione è ripresa alle 12. Nel cuore della stagione turistica, ma di notte, non ci sono stati feriti a causa del temporale.
«E' stata una botta grossa, ha devastato la spiaggia: ombrelloni rotti, gazebo, tende rotte, è stato molto impegnativo», ha detto il gestore del Papeete Beach, lo stabilimento più famoso di Milano Marittima, Massimo Casanova. «Ci vorrebbero adesso quelli che rompono per il caro lettini, che non c'è stato. Ma non servirebbero a niente, sono come i burocrati di Bruxelles», ha aggiunto con una battuta su uno dei temi dell’estate.
Il Papeete si è messo subito al lavoro ed è rimasto aperto, e fin dal mattino tutte le zone colpite si sono messe in moto per riparare e ripartire. A Milano Marittima per liberare le strade dai tronchi degli alberi che avevano impedito la circolazione. A Rimini, nel centrale corso Augusto, per svuotare i negozi da acqua e fango. Sulle spiagge per essere in grado accogliere i turisti della domenica estiva. «La riviera è pienamente operativa», ha detto già a fine mattina il presidente della Regione Michele de Pascale che è stato nel centro operativo comunale allestito nel comune di Cervia, per seguire le operazioni. «La pioggia, la grandine, raffiche di vento di eccezionale intensità hanno causato molti danni, tra sottopassi invasi dall’acqua, allagamenti di abitazioni, garage, negozi, attività e stabilimenti balneari, danneggiamenti del patrimonio arboreo. Adesso, a metà pomeriggio, la situazione è rientrata nella sostanziale normalità, sia in spiaggia che nelle altre zone», ha detto il sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad. «Abbiamo messo in campo tutti i mezzi e le risorse umane disponibili. Cervia come sempre è pronta a rialzarsi nei momenti più difficili. Come avvenuto anche in precedenza ci siamo attivati immediatamente e la nostra località continuerà a svolgere in pieno l’attività turistica», ha confermato anche il primo cittadino di Cervia, Mattia Missiroli.
La situazione più critica è rimasta proprio a Milano Marittima per le piante cadute che hanno provocato conseguenze: nel pomeriggio erano ancora 200 le case senz'acqua, 83 le utenze gas fuori servizio, con le squadre Hera al lavoro per ore per ripristinare i servizi e l’organizzazione con cisterne.
Vento e pioggia hanno colpito anche il Veneto, nella notte. Quattordici pini marittimi sono stati abbattuti sul litorale veneziano, nel comune di Cavallino-Treporti. I pini sono stati rimossi dagli addetti della Città metropolitana di Venezia, assieme ai Vigili del Fuoco lungo la «via Fausta», una delle strade più trafficate delle vacanze e che costeggia molti campeggi che si trovano nel territorio.
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