×
×
☰ MENU

DROGA E POLEMICHE

Pipe gratis per il crack, è bufera politica. Denuncia di FdI: «Istigazione a delinquere»

Pipe gratis per il crack, è bufera politica. Denuncia di FdI: «Istigazione a delinquere»

30 Agosto 2025, 03:01

È una polemica infuocata quella che continua a scatenare la decisione di distribuire gratuitamente pipe in alluminio a chi fa uso di crack. Nel mirino ci sono il Comune di Bologna e l'Ausl di Parma, che nel 2024 ha distribuito 316 pipe. E proprio contro la decisione dell'Azienda sanitaria locale FdI ieri ha presentato una denuncia. Tantissime le critiche, mentre Pd e Prospettiva difendono la politiche di riduzione del danno adottate a Parma e a Bologna.

Fratelli d'Italia

«Istigazione a delinquere, favoreggiamento all’uso di sostanze stupefacenti e malversazione di denaro pubblico». Sono le ipotesi di reato nella denuncia presentata ieri ai carabinieri dalla deputata Gaetana Russo e dal consigliere regionale e capogruppo in consiglio comunale Priamo Bocchi in merito alle oltre 300 pipe da crack distribuite gratuitamente dall’Ausl nel 2024. «Abbiamo chiesto anche il sequestro preventivo delle pipe per interrompere sul nascere l’ipotesi di commissione dei reati, anche di natura contabile ai fini della spesa pubblica sanitaria», spiegano Bocchi e Russo. Bocchi ha inoltre presentato un’interrogazione alla giunta regionale per sapere se la Regione fosse stata preventivamente informata. «Nel 2024, quando il Serdp ha dato il via alla distribuzione gratuita, Massimo Fabi, attuale assessore regionale alla Sanità, era commissario straordinario dell’Azienda Usl di Parma. Pare scontato che sapesse», afferma Bocchi. «Non si può mettere a repentaglio la salute dei cittadini in virtù di posizioni ideologiche. Si tratta di una vera e propria follia che rischia oltretutto di vanificare gli sforzi delle forze dell’ordine», aggiungono Bocchi e Russo.

«Questa decisione è inaccettabile e rappresenta un favoreggiamento alla droga.

Invece di contrastare l'assunzione del crack, questa iniziativa sembra incentivarla», rincara la dose il consigliere comunale Giuseppe Tramuta.

Lega

«A Parma, l’Ausl distribuisce gratuitamente pipe per fumare crack, mentre la Regione aumenta tasse e ticket sanitari per chi ha bisogno di curarsi. È il cortocircuito di una sinistra complice degli spacciatori. Con la scusa della ‘riduzione del danno’ non si combatte la droga: la si accetta, e probabilmente la si incentiva. L’obiettivo diventa drogarsi ma senza prendere malattie», tuona Laura Cavandoli, deputata e capogruppo in consiglio comunale. «Il consumo non cala, e cresce il rischio di trascinare dentro anche chi non aveva ancora provato, forse persino convinto che lo Stato, in qualche modo, lo legittimi. La Lega dice no a questa resa alla droga».

Centrodestra in Regione

I capigruppo del centrodestra in assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna hanno presentato un’interrogazione alla giunta regionale in merito al progetto avviato. dal Comune di Bologna. I firmatari dell’interrogazione, Elena Ugolini (Rete civica), Marta Evangelisti (Fratelli d’Italia), Pietro Vignali (Forza Italia) e Tommaso Fiazza (Lega) sostengono che «fornire strumenti direttamente utilizzabili per l’assunzione di sostanze stupefacenti rischia di configurare una forma di agevolazione all’uso di droga». Inoltre, affermano che «questa iniziativa sulle pipe per il crack rientra in quell’approccio, caro alla sinistra, che vuole intervenire sul problema della tossicodipendenza senza però escluderne completamente la grave negatività che essa ha sulla vita degli individui e la società». È necessario, concludono, «che la Regione faccia chiarezza e assuma una posizione netta a tutela della legalità, della salute dei cittadini e delle politiche di contrasto alla droga».

Prospettiva

Antonio Nouvenne, capogruppo in consiglio comunale, attacca Bocchi e Russo, parlando di denuncia presentata a «solo scopo sensazionalistico». Nouvenne poi difende l'iniziativa dell'Ausl. «Stiamo innanzitutto parlando di un piano in linea con le raccomandazioni internazionali (WHO in primis), presente a Parma dagli anni Novanta, longevità da cui è facile dedurre la bontà dei risultati nella lotta alla tossicodipendenza: si riducono le infezioni, non aumenta il consumo e si riduce il rischio di ammalarsi di problemi secondari all’abuso. Infine si risparmiano soldi per la diminuzione di malattie come tubercolosi, Hiv ed epatite C. La mia solidarietà infine alle unità di strada dell’Ausl per gli attacchi degli esponenti di FdI».

Partito democratico

«Sentir parlare di "induzione al consumo" o "Stato spacciatore" non è solo un insulto all'intelligenza dei cittadini, ma rappresenta un pericoloso allontanamento dalle strategie di salute pubblica che la scienza e l'esperienza internazionale hanno dimostrato essere efficaci», afferma il consigliere comunale Marco Alfredo Arcidiacono, rispondendo al centrodestra. «Come amministratore pubblico, sento il dovere di riportare il dibattito sul piano della realtà, abbandonando la demagogia che cerca facili consensi sulla pelle dei più fragili. La riduzione del danno non è un'opinione, ma un approccio pragmatico che persegue obiettivi chiari e misurabili». Arcidiacono lancia un appello: «Scegliamo da che parte stare. Se dalla parte della scienza, della salute pubblica e del pragmatismo, oppure da quella dell'ideologia, della propaganda e dell'indifferenza verso il destino di esseri umani in difficoltà. Io ho già scelto. La nostra comunità merita una politica che si basi sui fatti, non sulla paura».

Forza Italia

«Siamo esterrefatti», sbottano Matteo Agoletti e Milena Rondinone, rispettivamente coordinatore provinciale e cittadino di Forza Italia, in merito alla notizia che anche a Parma si distribuiscono gratuitamente pipe da crack. «Stiamo facendo passare un messaggio fuorviante ed altamente diseducativo. Le droghe sono un male e come tali vanno combattute», affermano. «Inoltre pare paradossale che in un momento di restrizioni economiche sulla spesa sanitaria, testimoniate dai recenti aumenti della Regione, non ultimo il super ticket, si spenda denaro pubblico in questo modo».

Missione Parma

«Regalare pipe ai tossicodipendenti significa accettare che questa piaga diventi parte permanente della nostra comunità. È la dimostrazione di come si sia perso il senso della responsabilità e la volontà di contrastare davvero questa emergenza. Il sindaco Guerra, massimo autorità in ambito sanitario, condivide questa scelta», dichiara Virginia Chiastra, consigliere comunale del gruppo Vignali e presidente dell’associazione Missione Parma. «Chi ha deciso di procede con questa misura, si assuma la responsabilità davanti alla città e spieghi con quale coraggio utilizza fondi pubblici per arrendersi alla tossicodipendenza».

I nostri borghi

«Regalare le pipe per l'inalazione della sostanza ai tossicodipendenti, ci pare dare una sorta di accettazione e induzione all'utilizzo della stessa. Questo tipo di droga va contrastata a tutti i livelli senza se e senza ma. La motivazione della riduzione del danno non regge», denuncia Fabrizio Pallini, presidente dell'associazione e medico.

Team Vannacci

Contro la distribuzione di pipe per il crack a Parma e a Bologna interviene anche il Team Vannacci. «Riteniamo che tali azioni rischino di inviare un messaggio sbagliato, soprattutto ai più giovani», si legge nella nota del team. «La droga è morte e va fermata, non incentivata».

r.c.

© Riproduzione riservata

CRONACA DI PARMA

GUSTO

GOSSIP

ANIMALI