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Serie A

Come giocherà il Parma: le novità Troilo e Oristanio

Come giocherà il Parma: le novità Troilo e Oristanio

di Marco Bernardini

10 Settembre 2025, 03:01

Le cessioni di Balogh, Charpentier e Haj Mohamed hanno permesso di sfoltire la rosa del Parma, trasformata radicalmente in sede di mercato e a cui l'allenatore Cuesta vuole ritagliare un vestito su misura. In questo senso, la prima sosta stagionale è stata utile per accelerare l'ambientamento dei nuovi arrivati e già da sabato a Cagliari è facile attendersi alcune novità rispetto alla formazione titolare schierata al Tardini contro l'Atalanta prima della sosta. Il 3-5-2 e il 3-4-2-1 saranno i moduli di riferimento, a seconda degli avversari e della tipologia di partita, ma le molteplici carte a disposizione nel reparto avanzato danno la possibilità di variare lo spartito anche in corso d'opera.

L'ora di Troilo

In terra sarda, al centro della difesa potrebbe esordire il neoacquisto argentino Mariano Troilo, che ha destato una buonissima impressione nell'amichevole di giovedì scorso contro la Virtus Entella: strutturato fisicamente e bravo in fase d'impostazione, è considerato il sostituto naturale di Leoni e fungerà come regista della squadra nella costruzione dal basso. L'unica incognita verso lo scontro salvezza dell'Unipol Domus è legata al rientro dalla Nazionale di Circati, che, se non ci saranno intoppi, dovrebbe essere spostato al ruolo più congeniale di «braccetto destro» favorendo l'avanzamento di capitan Delprato da esterno a tutta fascia. E sull'altro lato, Valenti, ad oggi, offre più garanzie rispetto a Ndiaye, il quale si ritrova a inseguire nelle gerarchie.

Scalpita l'ex Oristanio

Qualità e imprevedibilità alla manovra offensiva, unita alla capacità di saltare l'uomo e creare superiorità numerica: tutte caratteristiche nel Dna di Gaetano Oristanio, che da ex di turno si candida a una maglia da titolare già in casa del Cagliari. Da seconda punta, partendo dalla destra, può essere il partner ideale di Pellegrino anche se non è da escludere (e approfondiamo il discorso nell'articolo qui a fianco) l'opzione dell'attacco «pesante» con Cutrone, un «unicum» nell'organico crociato per duttilità e spirito di sacrificio, libero di muoversi su tutto il fronte e assicurare una maggior profondità. In ogni modo, sia Oristanio che Cutrone, e lo si è visto con l'Atalanta, costituiscono due armi preziose da poter eventualmente gettare nella mischia a ripresa inoltrata, in caso di necessità.

I due trequartisti

Nel disegno di Cuesta, tuttavia, c'è il desiderio di passare al 3-4-2-1, sperimentato all'inizio del ritiro e anche nell'ultimo test di Collecchio, che prevede l'impiego del doppio trequartista alle spalle del centravanti (Pellegrino o Cutrone): a giostrare tra le linee potrebbero essere, non nell'immediato bensì in un futuro a medio-lungo termine, lo stesso Oristanio e Ondrejka, già decisivo nella passata stagione in quella posizione ibrida, che sta cercando di bruciare le tappe dopo la frattura del perone sinistro rimediata lo scorso 26 luglio con il Werder Brema. Anche per tenere fede alla promessa all'indomani dell'infortunio e poco prima di finire sotto i ferri. «Devo recuperare il prima possibile, quest'anno punto a segnare quindici gol». Probabilmente, ne basterebbero anche meno per far felici il Parma e i suoi tifosi.

Marco Bernardini

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