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Mezzani Film, arriva «Chi ha ucciso la Parma Morta?»

Mezzani Film, arriva «Chi ha ucciso la Parma Morta?»

14 Settembre 2025, 03:01

Mezzani Ci sono appuntamenti che diventano fissi nelle abitudini di una comunità e la prima proiezione del film del regista Romeo Azzali all’Asilo di Mezzani nel lunedì che chiude la fiera è uno di questi. Si iniziò nel secolo scorso, era il 1987, e con qualche intervallo siamo arrivati quest’anno alla trentaduesima edizione: 32 film che hanno seguito lo sviluppo della tecnologia partendo dall’antico Super8, c’era la pellicola, per arrivare ai droni ed al digitale. Trentadue film che rappresentano la storia del paese con tanti personaggi che ci hanno lasciato e che nelle storie di Romeo Azzali vengono ricordati con affetto e stima ogni volta che si ripropongono negli appuntamenti che scandiscono la vita del paese ora unito con Sorbolo.

E il merito di tutto questo è da ascrivere a Romeo Azzali che in tutti questi anni dando spazio alla sua passione per il cinema ha creato a Mezzani un gruppo di amici sempre presenti in tutte le iniziative. Che si parli di anolino morbino, che si parli di feste dello sport o della Fiera o del film ecco che la comunità del paese rivierasco entra in scena e... tutto fila nel verso giusto.

Ma chi è veramente Romeo Azzali? Le cronache ce lo descrivono come ottimo portiere, esordì anche a difesa della porta del Parma, ottimo allenatore, sfiorò con il Brescello la serie B e ha allenato altre importanti squadre. Ma è stato anche sindaco e insieme all’attuale primo cittadino di Sorbolo Nicola Cesari ha portato alla fusione che tanti vantaggi ha prodotto per Sorbolo Mezzani. E’ stato un visionario partendo da lontano ma arrivando a creare il Porto di Mezzani e soprattutto l’Acquario Biosfera di Mezzani sempre più di successo per numero di visitatori ed attenzione riservatagli dai media. Ma per avere un profilo più reale di Romeo Azzali abbiamo chiesto aiuto a due figure molto importanti della Mezzani Film Production nata nel 1986. Lei è Anna Piazza, personaggio delle associazioni mezzanesi, costumista dei film e attrice a sua volta: «Conosco Romeo dagli anni della scuola - ha raccontato Anna sorridendo – e mai avrei pensato a 32 film ed a una storia così importante. Ma se mi chiedete un profilo di Romeo mi vengono in mente le attese del bus per Parma per andare a scuola. Cappello a tese larghe, tabarro e passi di danza sulle musiche di Stevie Wonder. Sempre stato artista».

Un altro personaggio della Mezzani Film Production dalla nascita è Luigi «Lupo» Azzali attore di punta nel gruppo. «Lupo» con il sorriso ricorda Romeo nella trasferta a Londra per il remake di 007: «Romeo era talmente concentrato nel suo ruolo di regista che ci imponeva orari da artisti veri. Una sera un gruppo di giovani ci avvicinò per proporci divertimenti vari e Romeo li allontanò e ci mandò a letto. Lui dormiva solo perché doveva pensare alle varie ambientazioni mentre noi eravamo lì anche per divertirci. E comunque mai avrei pensato di entrare in una storia così importante».

È comunque una storia importante. Una storia di una comunità di paese che attraverso la beneficenza è riuscita a fare e continua a fare tante cose positive. I ragazzi della Mezzani Film Production con orgoglio ricordano i 32 anni di offerte all’Asilo del paese che è un po’ il cuore di Mezzani. Da diversi anni, poi, il film ha una grande serata evento al Barilla Center (ora La Galleria) dove si raccolgono offerte per l’Ospedale dei bambini di Parma. Un altro momento molto importante che si terrà a dicembre .

Ma la storia di quest’anno? Di certo ci sono il titolo «Chi ha ucciso la Parma Morta?” e l’orario della grande prima prevista domani alle 21 all’Asilo di Mezzani. Le scene ultime sono state girate solo pochissimi giorni fa. Il finale lo conoscono Romeo e pochissimi altri attori ed aiutanti. Essendo stato girato in tanti momenti (bellissimo il Carnevale estivo sul Po) solo pochi sanno come poi è stato assemblato il tutto. Girano voci di un ruolo importante della Gazzetta di Parma nella produzione di quest’anno e domani scopriremo tutto. Una particolare menzione va a Mario Pasquali, Mattia e Marianna Bianchini, Ilaria Saccardi e Anna Piazza che costituiscono il gruppo di sceneggiatura ma anche loro non conoscono il finale.

Sì, certo: è una storia di paese. Ma storia importante che testimonia come certi valori forti possano essere utili alla qualità della vita dello stesso paese. Si cresce insieme, ci si diverte e si crea una storia che è anche quella del territorio dove si vive bene tutti insieme e non ci si sente mai soli. Ecco: a noi queste belle storie piacciono molto.

Vincenzo Pincolini

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