×
×
☰ MENU

MEZZANO INFERIORE

Stavolta è un giallo il film di Azzali girato nella Bassa

Stavolta è un giallo il film di Azzali girato nella Bassa

17 Settembre 2025, 03:01

Mezzano Inferiore L’avevano annunciato, e così è stato. «È tutto un altro film». E il pubblico non è rimasto deluso. Lunedì sera, nel cortile dell’asilo parrocchiale di Mezzano Inferiore, oltre trecento persone hanno assistito alla proiezione di «Chi ha ucciso la Parma Morta?», 32esima pellicola della Mezzani Film Production, che dal 1987 conclude la fiera e devolve l’incasso all’asilo parrocchiale.

Quest’anno il regista Romeo Azzali ha scelto la strada del giallo, con un’opera ironica e sorprendente, costruita come un «film nel film». La trama prende avvio dal regista della compagnia stessa, interpretato da Vittorio Azzali, che, stanco dei suoi attori storici e dei «vizi» del «Lupo», decide di escluderli e ingaggiare stelle internazionali. Ma durante le riprese, ambientate nei luoghi simbolo del territorio, il Po in primis, si susseguono delitti improbabili e fantasiosi: Saint Antony’s Fire stroncato da una damigiana all’Antica Corte Pallavicina, Alexandra Fisher uccisa dal morso di un serpente all’Acquario di Mezzani e Vincenzo Pincolini travolto dalle forme di Parmigiano al Cantinone Valserena.

A indagare è il commissario Ilaria di Casamia, che inizialmente sospetta proprio degli attori «esclusi», salvo poi rendersi conto che gli omicidi continuano anche mentre loro si trovano in carcere. Il gran finale è un Carnevale in barca sul Po, tra maschere, colori e gente arrivata da Casalmaggiore, Sabbioneta, Boretto e Mantova: qui il commissario riesce a sventare l’ultimo delitto, salvando Re Storione e venendo lei stessa travolta dal grande inganno che percorre l’intero film. Tra i personaggi spicca Maddalena Fumolenta, interpretata dalla conduttrice di 12TvParma e coenzese Maddalena Ferroni, che veste i panni della segretaria del direttore della Gazzetta di Parma. Ambiziosa e alla ricerca di visibilità, riesce a finire sulle prime pagine e perfino in televisione. Un intreccio che diverte e sorprende, ma che resta fedele alla filosofia di Azzali: «Il nostro territorio è sempre al centro, con i personaggi giusti al momento giusto. La nostra è una sorta di commedia dell’arte: un cinema alla portata di tutti, in cui facciamo recitare chiunque», ha spiegato il regista, ricordando anche la fatica di un lavoro lungo ma di grande soddisfazione.

A rendere il film ancora più speciale è stata la partecipazione del direttore della Gazzetta di Parma, Claudio Rinaldi, che ha prestato volto e penna a finte prime pagine con la cronaca degli omicidi, e del direttore di 12Tv Parma, Pietro Adrasto Ferraguti, protagonista di finti telegiornali che, tra le notizie degli omicidi, hanno ironizzato anche sulla surreale disputa tra Felino e Langhirano in merito al Festival del Prosciutto.

«È un motivo d’orgoglio vedere come istituzioni, enti e persone ci concedano fiducia e ci aprano le porte. È un attestato di stima verso il nostro modo di fare cinema», ha sottolineato Azzali. Non sono mancati i ringraziamenti a chi ha contribuito: dal Cantinone Valserena all’Antica Corte Pallavicina, dall’Acquario di Mezzani ai ragazzi di Io Parlo Parmigiano, che con la loro simpatia hanno dato voce ai pesci.

Un plauso particolare a Giovanni Pellegri e Gianmaria Fava per il montaggio e le riprese, e allo “zoccolo duro” della Mezzani Film Production che ogni anno mette alla prova trame e idee senza paura di osare. La proiezione si è chiusa tra applausi e risate, con il pubblico divertito e coinvolto. Ma una domanda è rimasta sospesa nell’aria, come un tormentone che accompagnerà la comunità ancora per molti anni: chi ha ucciso la Parma Morta?

r.c.

© Riproduzione riservata

CRONACA DI PARMA

GUSTO

GOSSIP

ANIMALI