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Teatro dei dialetti, finalmente si parte: a ottobre cantiere al via

Teatro dei dialetti, finalmente si parte: a ottobre cantiere al via

di Pierluigi Dallapina

19 Settembre 2025, 03:01

Sembra la volta buona e di sicuro la sarà, ma trattandosi del Teatro dei dialetti, o meglio, del Teatro Guareschi per usare il nome ufficiale, tutte le volte che sono state fatte delle previsioni sull'inizio dei lavori, i fatti le hanno smentite. Il cantiere è stato puntualmente rimandato di anno in anno. L'anno buono doveva essere il 2023, poi l'amministrazione comunale ha rivisto le previsioni rimandando l'avvio del cantiere all'estate del 2024. Ora si guarda all'autunno di quest'anno.

L'amministrazione comunale questa volta è sicura: i lavori inizieranno entro fine ottobre. Una sicurezza data dal fatto che nei giorni scorsi si è conclusa la fase di aggiudicazione della gara per i lavori di riqualificazione del teatro realizzato tra i viali Mentana e Tanara, di fianco al parco Vero Pellegrini.

A far slittare i tempi ci ha pensato anche l'aumento dei costi lievitati, nel corso degli ultimi anni, di quasi 500mila euro.

Il progetto

Il costo dei lavori è di circa 2,3 milioni di euro e la loro durata sarà - salvo imprevisti - di un anno e mezzo. Questo significa che il teatro potrebbe alzare finalmente il sipario verso maggio 2027, verso gli ultimi giorni dell'amministrazione Guerra.

Il progetto - approvato a inizio aprile - prevede la realizzazione di un nuovo padiglione d’ingresso, che sarà un luogo di ristoro non solo per chi andrà a teatro, ma anche per chi frequenta il parco Pellegrini. Il foyer sarà ampliato e poi verrà creata un’area dedicata al carico e scarico delle scenografie, così da agevolare la gestione degli allestimenti teatrali.

La parola d'ordine del progetto di riqualificazione (di questa come di tante altre strutture pubbliche) è sostenibilità. La struttura portante del padiglione sarà in legno, mentre le pareti perimetrali in vetro garantiranno un dialogo con l'area del parco. La copertura sarà dotata di pannelli fotovoltaici.

Gli interventi di riqualificazione comprenderanno inoltre opere di manutenzione e consolidamento essenziali per la sicurezza e la piena fruibilità del teatro: è previsto il rifacimento delle reti di smaltimento delle acque, il miglioramento degli impianti di climatizzazione e illuminazione e il restauro delle superfici interne.

«Attenti alla gestione»

«In questi anni abbiamo lavorato con molta convinzione sul Teatro Guareschi, pur conoscendone le molte criticità, perché eravamo e siamo convinti che fosse giusto realizzare un luogo di cultura e socialità in quella parte città, in collegamento con il parco Vero Pellegrini, un parco che sta attraversando una fase felice», commenta il sindaco Michele Guerra, consapevole del fatto che la riqualificazione è solo il primo tassello per riportare in vita un teatro mai nato. Una volta finiti i lavori sarà fondamentale trovare un «soggetto» in grado di gestire uno spazio culturale con circa 500 posti e con una torre scenica paragonabile a quella del Teatro Regio.

«Il Teatro Guareschi avrà costi di gestione importanti, per questo servirà un soggetto forte che abbia le capacità di garantirne la gestione. Non ho mai fatto mistero - illustra il sindaco - di avere avviato un dialogo con il Consorzio Paganini-Regio, realtà importante in grado di far fronte alle spese di gestione. Una realtà che può anche portare spettacoli, convegni e svolgere qui attività di prova per gli spettacoli in calendario al Regio, proprio grazie all'imponente torre scenica del Teatro Guareschi».

E le compagnie dialettali? Anche loro dovrebbero trovare spazio nel nuovo teatro, ma in Comune hanno una certezza: nessuna compagnia dialettale ha la struttura e le risorse per affrontare le spese del Guareschi.

«Punto di riferimento»

«Con la riqualificazione del Teatro Guareschi – ha dichiarato l’assessore ai Lavori pubblici Francesco De Vanna – restituiamo alla città un luogo che torna a essere un punto di riferimento per la socialità e la cultura. Si tratta di un investimento che arricchisce il quartiere e l’intera comunità, creando nuove occasioni di incontro e valorizzando la memoria storica del luogo in una prospettiva di innovazione e apertura».

Definire problematica la vicenda del «Guaresachi» è riduttivo. Pensato nel 2006 dall'ex sindaco Elvio Ubaldi, è stato completato nel giro di un paio d'anni, ma nel 2011, con l'arrivo del commissario Ciclosi, tutto si è fermato. Da allora il teatro è rimasto una delle tante «incompiute» di una visione di città che non esiste più.

Pierluigi Dallapina

© Riproduzione riservata

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