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Dopo le polemiche

Parma-Collecchio, rivisto il progetto per la ciclabile: «Salvi i platani»

Parma-Collecchio, rivisto il progetto per la ciclabile: «Salvi i platani»

di Anna Pinazzi

27 Settembre 2025, 09:07

La maggior parte dei platani sarà salvata. E le attività economiche «tutelate». Il progetto rinnovato per la riqualificazione della strada della Cisa (fra cui anche la realizzazione della ciclabile che collega Parma e Collecchio) è stato condiviso ieri durante una commissione consiliare online. Progetto rivisto e modificato rispetto a quello presentato qualche mese fa, che aveva attirato le critiche di alcuni consiglieri comunali e associazioni ambientaliste.

È nota a tutti, ormai, la mobilitazione legata alla salvaguardia dei 96 platani che il progetto iniziale avrebbe previsto di abbattere. Era stato il consigliere comunale di Europa Verde Enrico Ottolini a fare notare la questione: «Verranno abbattuti 96 platani senza nessuna possibilità di essere ripiantati lì dove sono», aveva detto in Municipio. Da quel momento, tante realtà del territorio hanno iniziato a fare sentire la propria voce, chiedendo di rivedere il progetto, tutelando le alberature, ma anche le attività commerciali che avrebbero visto perdere posti auto a favorire della nuova pista (a Collecchio è nato anche un comitato). Il risultato? La delibera del primo progetto, a fine giugno, fu ritirata dall'ordine del giorno del consiglio comunale e ieri è stato condiviso il nuovo «volto» della riqualificazione. Frutto di un «grande lavoro di confronto e condivisione che ha visto coinvolto il Comune, la Provincia, la Regione e Anas», fa notare Gianluca Borghi, assessore alla Mobilità.

Mettendo subito in chiaro che «per quanto riguarda il comune di Parma, tutti gli alberi verranno salvaguardati - informa Borghi-. Sono state anche accolte le osservazioni formulate in merito all'impatto dell'infrastruttura sul tessuto urbano e ambientale». Sottolinea anche che «quello che esprimiamo non è un via libera incondizionato, ma un impegno a proseguire il confronto con Anas, affinché le prescrizioni approvate vengano pienamente recepite». I prossimi passi? L'approvazione della delibera durante il prossimo Consiglio comunale. «Tutto deve chiudersi entro il 30 settembre per consentire alla Regione di assumere a sua volta una delibera - informa l'assessore -: il progetto definitivo dovrà essere inviato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti entro il 15 ottobre».

Sono servite alcune modifiche per riuscire a concretizzare un progetto che fosse rispettoso del verde. Come ha spiegato durante la commissione l'ingegnere Andrea Mancini: «Verrà traslata la rotatoria di via delle Trancerie - dice - e un'altra modifica avverrà all'altezza di Baccanelli, dove la ciclabile verrà portata alle spalle del nucleo di edifici, fra cui attività produttive, per poi riallacciarsi al progetto principale».

In questo modo «tutti gli alberi sotto al comune di Parma verranno salvati, tranne due che dovranno essere abbattuti per questioni di sicurezza». E a Collecchio? I numeri esatti non ci sono, ma anche in questo caso «si sono salvaguardate più piante possibili - fa sapere l'ingegnere - solo circa quindici alberi dovranno essere abbattuti». Soddisfatto dell' «operazione salvataggio» anche il consigliere Giulio Guatelli (Pd): «Si tratta di un ottimo risultato a cui si è arrivati grazie a un grande lavoro di squadra».

E nonostante le modifiche che dovranno essere effettuate «la sicurezza stradale verrà migliorata, così come la fluidità del traffico e l'accessibilità alle fermate del trasporto pubblico - assicura poi Borghi - mirando ad integrare anche la mobilità sostenibile». E a chi lo accusa di aver fatto retromarcia, l'assessore risponde: «Migliorare le cose non significa fare marcia indietro».

Anna Pinazzi

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