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Serie A

Le pagelle di Parma-Lecce: Delprato l'ultimo ad arrendersi

Le pagelle di Parma-Lecce: Delprato l'ultimo ad arrendersi

di Sandro Piovani

05 Ottobre 2025, 03:01

Il migliore: Delprato 6

L'ultimo ad arrendersi, il suo colpo di testa in pieno recupero è stato salvato con le unghie da Falcone. Poi una partita senza infamia e senza lode. Con qualche pausa nell'uno contro uno.

Suzuki 5,5 Un errore grave sulla palla rimbalzante che poi è finita in gol e due grandi parate prima e dopo. Poi i soliti lanci lunghi ben calibrati quando il Parma ha provato a giocare direttamente sulle punte, pur senza troppo costrutto.

Circati 5 Non bene sul tiro di Sottil che dà la vittoria al Lecce, correo della rete insieme a Suzuki. Poi alterna ottimi interventi ad altri più complicati, senza riuscire ad essere veramente efficace.

Ndiaye 5 Esce bene un paio di volte e un paio di volte commette ingenuità che in serie A possono costare care. La sensazione è che possa diventare un buon centrale ma di strada ne deve fare ancora molta.

Britschgi 5,5 Ci mette un po' ad adattarsi ai compagni, finisce il tempo in crescendo dopo alcuni errori di misura e di posizione. Suo l'unica vera occasione della prima frazione, poi viene sostituito.

Sorensen 5 Parte a destra, al contrario delle precedenti gare. Ci mette un po' ad adattarsi, soprattutto nella parte centrale e finale del primo tempo corre spesso a vuoto. La sensazione, anche per lui, è che possa diventare importante. Ma il tempo è poco.

Keita 5,5 Lotta e corre e copre anche bene quando il Parma si chiude per difendere. Ma quando è il momento di proporre, non riesce ad essere incisivo. E poi cade nella trappola del Lecce, mostrando un nervosismo comprensibile ma eccessivo.

Bernabè 5 Inizia a sinistra durante la fase difensiva e ha libertà durante quella offensiva. Ricordiamo un tiro sull'esterno della rete e poco più. Se è lui che deve dare qualità al Parma, per ora non sempre ci riesce. Urgono soluzioni per non disperdere le sue qualità.

Valeri 6 La speranza è che il suo infortunio non sia grave perché con lui in campo, nel primo quarto d'ora, qualcosa si è visto, perlomeno i cross in area erano di una certa pericolosità. La sua uscita è stata anche un colpo per tutta la squadra.

Cutrone 4,5 L'impegno non manca ma ieri purtroppo non è mai stato incisivo, sia nelle conclusioni sia nel dialogo con i compagni. Molto nervoso sin dall'inizio ha discusso spesso con gli avversari. Giocatore di qualità ma deve essere messo a suo agio.

Pellegrino 4,5 Il cuore e la corsa non mancano ma ieri i difensori del Lecce lo hanno fermato praticamente sempre, in area e anche sui palloni alti lanciati nella metà campo salentina. Forse penalizzato dall'uscita di Valeri, ma non può essere una giustificazione.

Lovik 5 Entrato al 26' pt al posto di Valeri, gioca a sinistra che dovrebbe essere la sua zona preferita ma non lo conferma. Un paio di azioni interessanti e molti errori di misura.

Almqvist 5 Entrato al posto di Britschgi al 1' st: molta corsa, molta confusione e la sua spinta sulle fasce non ha trovato sbocchi. Peccato perché da ex probabilmente ci teneva a fare bella figura.

Benedyczak 5 Entrato al posto di Sorensen al 22' st. Un colpo di testa fuori di poco e null'altro: non aiuta e non appoggia la fase offensiva, come ci si aspettava.

Djuric 5,5 Entrato al 34' st al posto di Lovik. Lotta come un forsennato ma non basta. Cerca di imporre la sua stazza senza però riuscire a fare più di tanto.

Estevez 6 Entrato al 34' st al posto di Bernabé. Entra quando il Parma decide di saltare il centrocampo con i lanci lunghi per gli avanti. Prova comunque a farsi vedere con alcune buone iniziative.

Allenatore Cuesta 5 La fase offensiva del Parma sembra incatenata sui cross per gli avanti. Il Parma deve trovare altre soluzioni. E la squadra deve crescere anche psicologicamente, ieri molto nervosa ad affrontare lo svantaggio e soprattutto le perdite di tempo del Lecce. Ha poco aiuto dai subentranti, anche questo alla lunga può essere un problema.

Arbitro Doveri 5,5 Non ci sono episodi dubbi, ma un arbitro internazionale come lui non può e non deve permettere le perdite di tempo utilizzate come strategie di gioco. Poi lunghe discussioni con i giocatori, mai percepito quel senso di giusta autorità che deve trasmettere un arbitro. Lecito chiedersi come possa essere finito in prima fascia. Nessuna finezza.

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