Verso Parma-Como
Sandro Piovani
Domani Parma-Como metterà di fronte due giovani tecnici spagnoli, Carlos Cuesta e Francesc, Cesc per tutti, Fabregas. Trent'anni il primo, trentotto il secondo. Da Palma di Maiorca il primo, da Areny de Mar il secondo. Animo iberico, sin qui le cose in comune. Nazionalità e panchina italiana non sono le uniche cose in comune tra i due. Altro legame è l'Arsenal, vice allenatore Cuesta dopo un cammino lungo cinque stagioni dove ha avuto anche altri incarichi. Centrocampista Fabregas, con 212 presenze e 35 gol realizzati, debuttante a 16 anni in prima squadra in League Cup e a 17 in campionato, amava forse più produrre assist che fare gol. Un lungo amore quello tra Fabregas e l'Arsenal, se ne andrà infatti nel 2011, per tornare al Barcellona dove aveva giocato nelle giovanili.
Beh, di certo è stato lungo amore anche quello di Carlos Cuesta, che all'Arsenal è arrivato nella sua ultima stagione con i Gunners sino al ruolo di vice allenatore, in aiuto ad Arteta, partendo dal 2020 sempre a ricoprire ruoli tecnici in una sorta di scalata quasi a confermare il valore del giovin Cuesta. E il calcio è strano, propone sempre storie uniche, quasi avventure. Perché se Fabregas prima di tutto è stato calciatore, nel suo curriculum, oltre che l'Arsenal e il Barcellona, ci sono anche il Chelsea, il Monaco e, pur con poche presenze (17) anche il Como che ora allena, senza dimenticare un Mondiale e due Europei vinti con la Spagna e una ventina di trofei con i club, dall'altra parte c'è un Cuesta da sempre innamorato del calcio, ma da sempre con il ruolo di tecnico. Il suo curriculum parte nel 2010, già quando Carlos ragazzo iniziò con Santa Catilina. Poi, a 18 anni, le giovanili dell'Atletico Madrid, dal 2018 al 2020 la Juventus (all'Under 17 e all'Under 23), sempre come vice allenatore. Poi, appunto, l'Arsenal. Strade diverse, tutte però con la stessa meta. Anzi, parafrasando il famoso detto, le strade di Cuesta e Fabregas portano tutte al calcio.
Perché poi, a ben guardare, dal punto di vista temporale non c'è poi quella gran differenza tra l'esperienza dei due, in panchina. Di fatto Fabregas ha per ora allenato solo e soltanto il Como, la Primavera poi ad interim dalla fine del 2023, mentre questa è la seconda stagione da primo allenatore ufficiale. Cuesta si occupa, come detto, della parte tecnica da quando era ragazzo ed ora è alla sua prima stagione alla guida di una squadra, da allenatore titolare. Due squadre, Como e Parma, con obbiettivi sicuramente diversi. Due squadre però che hanno avuto la forza di affidarsi a due giovani tecnici. Con la curiosità che Fabregas, oltre che allenatore, è anche socio del Como. E nell'estate scorsa si era parlato di un suo possibile passaggio all'Inter, dove invece poi andò Chivu. Quanti intrecci con Parma. Chiacchiere e storie, vicende e scelte.
Calcisticamente parlando, Fabregas e Cuesta si assomigliano anche nelle scelte tattiche. Intanto per la duttilità dei sistemi di gioco utilizzati, gara dopo gara e anche a partita in corso. Cambi a seconda degli avversari o dei problemi di formazione. Nelle ultime due stagioni il tecnico lariano si è affidato soprattutto al 4-2-3-1, anche se il suo Como ha giocato, a volte, con il 3-5-2 e con il 4-3-3. E se è vero che Cuesta in stagione ha utilizzato prevalentemente il 3-5-2 è altrettanto vero che il Parma ha modificato all'interno della stessa il sistema di gioco (spesso con il 4-3-3) e, nell'ultima gara con il Genoa, è partito con la difesa a quattro, il un 4-2-3-1 molto «spurio» e variabile, tra fase offensiva e difensiva. E in ogni caso si capisce dalle statistiche, oltre che dai risultati, come Parma e Como per il momento siano distanti non solo in classifica, ma anche nei dati salienti: il Como ha tirato, sino ad ora, 102 volte verso la porta avversaria contro le 66 volte del Parma, con un totale di tre gol fatti per i crociati contro i nove dei lariani. Senza dimenticare che il Parma ha beccato sette gol mentre il Como si è fermato a cinque. Numeri che comunque non fotografano ancora il valore delle due squadre e quindi dei loro allenatori. Perché alla fine la sensazione è che entrambe le squadre possano far meglio, Cuesta alla ricerca della salvezza e Fabregas dell'Europa. Appuntamento a domani, spagnoli contro.
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