LETTERE AL DIRETTORE
Gentile direttore,
non posso non rendere pubblica una novità (almeno per me) relativa all'assistenza sanitaria a Parma.
Ho prenotato una visita dermatologica tramite il servizio Ausl e dopo un'attesa relativamente lunga, ieri mi sono presentato alla visita, che si è svolta nel modo seguente:
- Alcune domande da parte del medico, come da protocollo.
- Visita con tablet, per fotografare il "brufolo o altro" non più visibile dato il tempo trascorso.
- Assicurazione che le foto verranno esaminate da un gruppo di dermatologi che poi emetteranno la diagnosi.
- Rifiuto, da parte del medico, di esaminare o acquisire le fotografie del "brufolo" da me scattate nel momento in cui la patologia era evidente, in quanto prassi non prevista dal protocollo.
Nel corso della "visita" è emerso che il medico non è un dermatologo ma fisiatra, che la diagnosi verrà emessa in base alle fotografie scattate dalla assistente (dalle quali nulla si vede), che non è possibile acquisire documentazione esterna da parte del medico e che non è possibile ascoltare dal paziente la presenza di altri eventuali disturbi correlati.
Premesso che il medico è stato gentilissimo e comprensivo, mi chiedo a che cosa e a chi è servita questa farsa e questa perdita di tempo da parte di tutti.
La prossima volta prenoterò una visita a pagamento.
Parma, 12 dicembre
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